Maria Scutti
Maria Scutti (Altino, 1º agosto 1928 – 2005) è stata un'atleta paralimpica, schermitrice, tennistavolista e nuotatrice italiana, vincitrice di 15 medaglie, di cui 10 d'oro, ai Giochi paralimpici estivi di Roma 1960. Soprannominata la "donna d'oro" grazie a questi successi, Maria Scutti è in assoluto al mondo l'atleta ad aver vinto il maggior numero di medaglie in una singola edizione dei giochi paralimpici (in quattro sport differenti) e la terza atleta paralimpica italiana per numero complessivo di podi, dietro a Roberto Marson (26 medaglie in 4 edizioni) e Anna Maria Toso (20 medaglie in due edizioni).[1] BiografiaMaria Scutti nacque nell'agosto 1928 ad Altino, in provincia di Chieti. Sposata e madre di due figli, nel 1957 all'età di 29 anni fu coinvolta in un incidente stradale mentre era alla guida di un motofurgone, che le fece perdere l'uso delle gambe a causa di una lesione spinale, costringendola sulla sedia a rotelle. Durante la riabilitazione post-ricovero presso il Centro per paraplegici di Ostia dell'INAIL, scoprì la passione per lo sport e dal 1958 iniziò a gareggiare in molte discipline.[2] Nel 1960 Scutti venne selezionata nel gruppo di 65 atleti italiani che parteciparono alle Paralimpiadi estive di Roma, prima edizione della manifestazione.[3] La sportiva abruzzese prese parte a undici gare (sulle dodici previste) di atletica leggera in varie specialità del lancio (giavellotto, giavellotto di precisione, getto del peso e lancio della clava), salendo sempre sul podio, cioè vincendone nove e arrivando terza nelle rimanenti due.[4] Inoltre, vinse la medaglia d'oro nel nuoto nei 50 m rana (unica partecipante della categoria) e la medaglia d'argento nei 50 m dorso.[5] Infine, vinse anche le medaglie d'argento sia nel fioretto[6] sia nel tennistavolo doppio (in coppia con Anna Maria Toso)[7]. I successi di Maria Scutti contribuirono a far conquistare alla delegazione paralimpica italiana il primo posto del medagliere con ben 80 medaglie (29 ori, 28 argenti, 23 bronzi), record tuttora imbattuto.[8] Terminata la carriera sportiva nel 1962 con bilancio di 22 medaglie d'oro, 9 d'argento e 2 di bronzo nelle competizioni per disabili, la "lupa d'Abruzzo" morì all'età di 77 anni.[2] Nel luglio 2021 è stata insignita postuma della medaglia d'oro al valore atletico.[9] PalmarèsOnorificenze«Alla memoria»
— 1º luglio 2021 Note
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