Maria DompèMaria Dompè (Fermo, 4 marzo 1959[1]) è una scultrice italiana. BiografiaDopo aver frequentato il liceo artistico, nel 1982 Maria Dompè si diplomò in scultura presso l'Accademia delle Belle Arti di Roma.[2][1] Dopo aver partecipato e vinto a concorsi nazionali all'inizio degli anni Ottanta[2][1], nel 1985 Filiberto Menna la invitò a partecipare alla mostra collettiva Esprit de Géometrie da lui curata.[2] Nel 1989 Dompè allestì a Roma la sua prima mostra personale[2][1] e presentò nell'ambito della collettiva Visioni di Hymnen a Torino un'opera fatta di lastre di travertino appese a un telaio di ferro.[2][1] Nel 1990 realizzò la sua prima installazione permanente presso il Museo Waldhof Bielefeld.[2] Nel 1991 partecipò alla mostra Arte in Scena di Todi con Summa Cavea e, con l'occasione di un viaggio in Giappone, realizzò un'opera suggestiva in lastre di granito e fusti di bambù, Umi-no-kanata-he.[2] Presentò a Roma l'installazione Don't forget Mururoa (nel 1997) e Alle donne di Nakiri (due anni dopo), ancora ispirato al viaggio nel Sol Levante, negli spazi dell'Istituto Giapponese di Cultura.[2][1] Nel 2005[1] la Sovraintendenza di Roma le commissionò il Monumento in memoria di Alcide De Gasperi, realizzato come una ricostruzione di una vallata del Trentino, terra natale dello statista, contornata da un'incisione di una sua citazione significativa del suo europeismo.[3] ArteLa ricerca artistica di Dompè si concentra soprattutto sull'uso della pietra, o sola o accostata materialmente corde, stoffe o bambù, simbolicamente ad elementi della cultura locale. [2] Molte sue opere si connotano come arte ambientale e consistono nella reinvenzione del contesto in cui sono realizzate, se non addirittura in operazioni di riqualificazione urbana.[1][3] Oltre un certo numero di lavori realizzati nel XXI secolo e improntati al risveglio della coscienza ecologica e del rispetto dell'ambiente, l'impegno civile ha caratterizzato molta produzione dell'artista, che ha commemorato negli anni, tra gli altri, l'Olocausto ebraico e le vittime dell'antisemitismo, la caduta del muro di Berlino, i martiri delle guerre religiose, l'attentato alle Torri Gemelle, papa Giovanni Paolo II in occasione della sua beatificazione, i giudici Falcone e Borsellino, il popolo del Tibet e il premio Nobel per la letteratura Gao Xingjian.[1] Premi e riconoscimenti (parziali)
Opere (parziali)
Mostre (parziali)
Note
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