Nel 2001 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori stilata da Don Balón[1]. Sempre nel 2001 si è classificato decimo nella classifica di Calciatore africano dell'anno[2], a pari merito con il tunisino Zoubeir Baya.
Cresciuto nel Progresso e nell'Alverca, nel 1999 l'Alverca lo ha inserito in prima squadra. Dopo una prima stagione in cui ha collezionato solamente 5 presenze, nella stagione 2000-2001 ha trovato maggiore continuità, totalizzando 26 presenze e 10 reti in campionato. Nell'aprile 2001 è passato al Benfica[3][4], che lo ha prelevato dall'Alverca per 5 milioni di euro[5]. Il debutto ufficiale con le aquile è avvenuto l'11 agosto 2001, nell'incontro di campionato Varzim-Benfica (2-2)[6]. Nel dicembre 2001 ha riportato un infortunio al ginocchio destro[7]. Nel 2002 ha avuto una grave ricaduta alla cartilagine del ginocchio destro[7][8][9][10], che ha richiesto uno stop fino al 2004. Rientrato in campo nel 2004[3], ha contribuito alla vittoria del campionato portoghese e della Supercoppa del Portogallo. Il 4 luglio 2005 ha rinnovato il proprio contratto con il Benfica fino al 2011[3]. Nelle stagioni successive è stato vittima di altri infortuni[11] che lo hanno tenuto fuori dal campo per diverso tempo. Nel 2009 è diventato ambasciatore del club lusitano[12], senza abbandonare la carriera calcistica. Fra il 2010 e il 2011 ha più volte annunciato il proprio ritiro dall'attività agonistica[13][14] e nel febbraio 2011 si è presentato al Tribunale del Lavoro di Lisbona per chiedere la pensione di invalidità[14]. Nel giugno 2011 ha trovato un accordo fino al termine dell'anno con il Primeiro de Agosto[15][16][17]. Dopo questa esperienza, che ha segnato la fine della carriera di Mantorras, il 5 giugno 2012 è stato premiato dal Benfica[18] ed è diventato ambasciatore del club. Il 18 luglio 2012 si è tenuta la gara di addio al club lusitano[19].
Nazionale
Con la selezione angolana Under-20 ha partecipato al Mondiale 2001[20], collezionando un totale di quattro presenze e una rete.
^(PT) Mantorras apresentado na Luz, su www3.ebonet.net, 18 aprile 2001. URL consultato il 10 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2001).