Manifesta

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Manifesta è una mostra biennale europea itinerante di arte contemporanea.

Si è svolta in: Paesi Bassi, Lussemburgo, Slovenia, Germania, Spagna, Italia, Belgio, Russia, Svizzera, Francia e Kosovo.

La prossima edizione si terrà a Barcellona, in Spagna nel 2024[1].

Storia

La manifestazione nacque con il proposito di creare una piattaforma paneuropea per l'arte visuale contemporanea e favorire l'integrazione europea. Fu fondata dalla storica dell'arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida accanto a Peter Paul Kainrath.[2]

L'idea di un evento itinerante prese piede a Rotterdam nel 1996, in accordo con uno speciale organo consultivo internazionale (il predecessore dell'attuale Fondazione internazionale) e col sostegno di varie organizzazioni artistiche governative e alcuni ministeri della cultura europei, evolvendosi in una rete per giovani artisti del continente.

Caratteristiche

Manifesta ha luogo ogni due anni, in una località differente. È co-organizzata da Manifesta Amsterdam, organizzazione indipendente e senza fini di lucro con sede nell'omonima capitale dei Paesi Bassi.

Ogni edizione viene solitamente realizzata in base a un tema principale e una serie di relativi eventi volti a indagare e riflettere su una pluralità di aspetti locali e nuove modalità espressive.

La sua vocazione paneuropea si riflette sia nella partecipazione di artisti di ogni genere, sia nel programma delle attività, al quale collaborano curatori esterni e rappresentanti di tutti i tipi delle istituzioni culturali, sociali e accademiche delle città ospitanti.

Edizioni

Manifesta 1, 1996, Rotterdam (Paesi Bassi)

"Manifesta 1" fu ospitata a Rotterdam, nei Paesi Bassi nel 1996 in 16 diversi musei e 36 spazi pubblici. Un team di cinque curatori da Barcellona, Budapest, Londra, Mosca, Parigi e Zurigo selezionarono 72 artisti da 30 diversi paesi europei e cinque da altri continenti.

Artisti Manifesta 1: Martin Beck (Austria / USA) · Mila Bredikhina (Russia) · Patrick Van Caeckenbergh (Belgio) · Entertainment & Co · (Portogallo) · Mat Collishaw (Regno Unito) · Maurice O’Connell (Irlanda) · Rogelio López Cuenca (Spagna) · Maria Eichhorn (Germania) · Olafur Eliasson (Islanda) · Ayse Erkmen (Turchia) · Vadim Fishkin (Russia) · Bernhard Fuchs (Austria) · Tamara Grcic (Germania) · Joseph Grigely (USA) · Douglas Gordon (Scozia) · Tommi Grönlund (Finlandia) · Marie-Ange Guilleminot (Francia) · Dmitri Gutov (Russia) · Jitka Hanzlová (Germania) · Róza El-Hassan (Hungary) · Carl Michael von Hausswolff (Sweden) · Christine Hill (Germania) · Carsten Höller (Germania) · Fabrice Hybert (Francia) · IRWIN (Slovenia) · Siraj Izhar (Great Britain) · Henrik Plenge Jacobsen (Denmark) · Robert Jankuloski (Macedonia) · Piotr Jaros (Poland) · Koo Jeong-a (Francia) · Ivana Keser (Croatia) · Soo-Ja Kim (South-Korea) · Suchan Kinoshita (Netherlands) · Oleg Kulik (Russia) · Renée Kool (Netherlands) · Pavel Kopriva (Czech Republic) · Yuri Leiderman (Russia) · Tracy Mackenna (Scotland) · Esko Männikkö (Finlandia) · Eva Marisaldi (Italy) · Jenny Marketou (Greece) · Roger Meintjes (Portogallo) · Regina Möller (Germania) · NEsTWORK (Netherlands) · Petteri Nisunen (Finlandia) · Roman Ondák (Slovakia) · Huang Yong Ping (Francia) · Valeri Podoroga (Russia) · Tadej Pogacar (Slovenia) · Mathias Poledna (Austria) · Liza May Post (Netherlands) · Luca Quartana (Italy) · Tobias Rehberger (Germania) · Gerwald Rockenschaub (Austria) · Arsen Savadov (Ukraine) · Pit Schulz (Germania) · Georgy Senchenko (Ukraine) · subREAL (Rumania) · Nedko Solakov (Bulgaria) · János Sugár (Hungary) · Kathy Temin (Australia) · Hale Tenger (Turkey) · Jaan Toomik (Estonia) · Rirkrit Tiravanija (USA) · Didier Trenet (Francia) · Rosemarie Trockel (Germania) · Mette Tronvoll (Scandinavia) · Uri Tzaig (Israel) · Paco Vacas (Spain) · Eulàlia Valldosera (Spain) · Lydia Venieri (Greece) · Susann Walder (Switzerland) · Sam Taylor-Wood (Great Britain) · Catherine Yass (Great Britain)

Manifesta 2, 1998, Lussemburgo

Artisti Manifesta 2: Eija-Liisa Ahtila (Finlandia) · Kutlug Ataman (Turchia) · Orla Barry (Gran Bretagna) · Emese Benczúr (Ungheria) · Christine Borland (Scozia) · Eriks Bozis (Lettonia) · Maurizio Cattelan (Italia) · Alicia Framis (Paesi Bassi) · Dora Garcia (Paesi Bassi / Belgio) · Dr. Galentin Gatev (Bulgaria) · Dominique Gonzales-Foerster (Francia) · Felix Gonzales-Torres (USA) · Carsten Höller (Germania) · Pierre Huyghe (Francia) · Sanja Ivekovic (Croazia) · Inessa Josing (Estonia) · Kristof Kintera (Repubblica Ceca) · Elke Krystufek (Austria) · Peter Land (Danimarca) · Maria Lindberg (Svezia) · Michel Majerus (Germania) · Bjarne Melgaard (Norway / Australia) · Deimantas Narkevicius (Lituania) · Fanni Niemi-Junkola (Finlandia) · Honoré ’O (Belgio) · Boris Ondreicka (Slovacchia) · Tanja Ostojic (Jugoslavia) · Marko Peljhan (Slovenia) · Dan Perjovschi (Romania) · Franz Pomassl (Austria) · Antoine Prum (Lussemburgo) · Tobias Rehberger (Germania) · Jeroen de Rijke / Willem de Rooij (Paesi Bassi) · Bojan Šarčević (Francia) · Eran Schaerf (Germania / Belgio) · Tilo Schulz (Germania) · Nebojsa Soba Seric (Bosnia) · Ann-Sofi Sidén (USA / Svezia) · Andreas Slominski (Germania) · Sean Snyder (Germania) · Apolonija Sustersic (Slovenia / Paesi Bassi) · Sarah Sze (USA) · Bert Theis (Italia) · Piotr Uklánski · Gitte Villesen (Danimarca) · Richard Wright (Scozia)

Manifesta 3, 2000, Lubiana (Slovenia)

Manifesta 4, 2002, Francoforte (Germania)

Manifesta 5, 2004, San Sebastián (Spagna)

Bas Jan Ader (Netherlands) · Victor Alimpiev and Sergey Vishnevsky (Russia) · Huseyin Alptekin (Turkey) Micol Assaël (Italy) · Sven Augustijnen (Belgium) · Zbynûk Baladrán (Czech Republic) · John Bock (Germania) · Michaël Borremans (Belgium) · Sergey Bratkov (Russia) Carlos Bunga (Portogallo) · Duncan Campbell (Great Britain) · Cengis Çekil (Turkey) · Illya Chichkan and Kyrill Protsenko (Ukraine) · D.A.E. (Peio Aguirre and Leire Vergara) · Jan de Cock (Belgium) · Angela de la Cruz (Spain) · Jeremy Deller (Great Britain) · Andrea Faciu (Romania) · Iñaki Garmendia (Spain) · Geert Goiris (Belgium) · Kim Hiorthøy (Norway) · Laura Horelli (Finlandia) · Külli Kaats (Estonia) · Johannes Kahrs (Germania) · Leopold Kessler (Austria) · Mark Leckey (Great Britain) · Maria Lusitano (Portogallo) · Mark Manders (Netherlands) · Asier Mendizabal (Spain) · Boris Mikhailov (Ukraine) · Oksana Pasaiko · Anu Pennanen (Finlandia) · Garrett Phelan (Ireland) · Kirsten Pieroth (Germania) · Paola Pivi (Italy) · Office of Alternative Urban Planning (Verónica Arcos, José Arnaud, Sannah Belzer, Sebastián Khourian, Claudia Strahl, Mónica Villate, Constanze Zehi) · Marc Quer (Francia) · Daniel Roth (Germania) · Michael Sailstorfer (Austria) · Silke Schatz (Germania) · Markus Schinwald (Austria) · Conrad Shawcross (Great Britain) · Eyal Sivan and Michel Khleifi (Israel/ Palestine) · Hito Steyerl (Germania) · Misha Stroj (Slovenia) · Patrick Tuttofuoco (Italy) · Vangelis Vlahos (Greece) · Gillian Wearing (Great Britain) · Amelie von Wulffen (Germania) · Cathy Wilkes (Scotland) · Yevgeniy Yufit (Russia) · Olivier Zabat (Francia) · David Zink Yi (Peru) · Darius Ziura (Lithuania)

Manifesta 6, 2006, Nicosia (Cipro)

L'edizione numero 6 avrebbe dovuto svolgersi nella città etnicamente e politicamente divisa di Nicosia a Cipro nel 2006 ma è stata cancellata tre mesi prima dell'avvio a causa delle complessità dovute alla divisione politica dell'isola.[3]

Manifesta 7, 2008, Trentino-Alto Adige (Italia)

Nel 2008 per la prima volta Manifesta non è stata ospitata da una città, ma da un'intera regione, il Trentino-Alto Adige. A Bolzano, la sede fu l'areale del futuro NOI Techpark Südtirol/Alto Adige.

Manifesta 8, 2010, Murcia (Spagna)

Manifesta 9, 2012, Limburgo (Belgio)

Manifesta 10, 2014, San Pietroburgo (Russia)

Manifesta 11, 2016, Zurigo (Svizzera)

Manifesta 12, 2018, Palermo (Italia)

La dodicesima edizione si è svolta nel capoluogo siciliano dal 15 giugno al 4 novembre 2018, col tema: Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza.[4][5][6][7]. Gli oltre quattro mesi palermitani, sullo sfondo di una città capitale italiana della cultura[8], hanno rappresentato la rassegna più lunga sin allora organizzata[9] e di particolare successo[10] con ben 483.712 visite[11]. Il progetto curatoriale è stato affidato ad OMA (Office for Metropolitan Architecture), fondato nel 1975 dagli architetti Rem Koolhaas ed Elia Zenghelis insieme a Madelon Vriesendorp e Zoe Zenghelis.[12] Sotto il coordinamento dell'architetto siciliano Ippolito Pestellini Laparelli, gli altri "Creative Mediators" per Manifesta 12 sono stati la svizzera Mirjam Varadinis, interna al Kunsthaus di Zurigo, l'architetto e artista spagnolo Andrés Jaque, fondatore dell’Office of Political Innovation, e la regista e giornalista olandese Bregtje van der Haak.[13][14]

Francesco Lojacono: Veduta di Palermo (1875)

Manifesta 13, 2020, Marsiglia (Francia)

Manifesta 14, 2022, Pristina (Kosovo)

Dopo un’edizione marsigliese minata nelle fondamenta dell’epidemia da SARS-CoV2, Manifesta, la Biennale Nomade Europea si è ripresentata in Kosovo dal 22 luglio al 30 ottobre. Sede principale è stato il Grand Hotel di Pristina.[15]

Note

  1. ^ [1],Manifesta 15
  2. ^ Cos'è Manifesta Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive., Manifesta.org.
  3. ^ Manifesta guarda a est: per la decima edizione la biennale itinerante si sposta a San Pietroburgo, Il Giornale delle Fondazioni, 5 marzo 2013
  4. ^ Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive., Manifesta.org.
  5. ^ Manifesta 12 annuncia titolo e progetto curatoriale Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive., Manifesta.org.
  6. ^ Manifesta 12. Tema e programma della biennale che si terrà a Palermo nel 2018, artribune.com, 27 novembre 2017.
  7. ^ Save the date: 15 giugno 2018. Si apre Manifesta 12 a Palermo, in una città che è una "geografia", e che sarà incrocio di un nuovo mondo, Exibart.com, 3 aprile 2017
  8. ^ [2], Treccani.it, Palermo, giardino planetario
  9. ^ «Sarà la Manifesta più lunga di sempre», Il Giornale dell'Arte.com, 3 aprile 2017
  10. ^ [3], Arttribune.com, Palermo dopo e oltre Manifesta. Intervista all’ex assessore alla Cultura Andrea Cusumano
  11. ^ [4], IlSole24Ore.com, Manifesta 12 e le ricadute sul mercato dell’arte palermitano
  12. ^ Manifesta: la Biennale si rinnova per Palermo e tra i curatori c’è OMA di Rem Khoolaas, Il Sole24ore.com, 23 novembre 2016
  13. ^ Manifesta, 4 curatori per Palermo. Taglio politico-sociale per un sincretismo urbano, Artribune.com, 11 marzo 2017
  14. ^ Manifesta 12, il siciliano Pestellini Laparelli tra i curatori i creative mediators di Manifesta 12, IlSicilia.it, 23 novembre 2016
  15. ^ Roberto Brunelli, Il fantasma di Tito, su Collezione da Tiffany, 22 ottobre 2022. URL consultato il 7 agosto 2023.

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