Suo padre, Tebaldo V partecipò alla terza crociata, e sua madre, Alice, nel 1190, alla partenza del marito, assunse la reggenza della contea, come conferma il documento n° XXXIII datato 1190, degli Archives de la Maison-Dieu de Châteaudun[9]; molto probabilmente, nella reggenza fu affiancata da Luigi, che nel documento n° CXXIV delle Chartes Vendômoises, viene citato come conte di Blois e di Clermont (Louis C. de Blois et de Clermont), assieme alla madre, Alice (Adelicie comitisse Blessensis matris) e alla moglie, Caterina (Catharina uxore)[10].
In quello stesso anno, 1191, morì anche il suocero, Raul I, conte di Clermont, molto probabilmente all'Assedio di San Giovanni d'Acri (1189-1191), come conferma il Gisleberti Chronicon Hanoniense, citandolo tra i morti della terza crociata[14], per cui Luigi, per diritto di matrimonio, ereditò il titolo di conte di Clermont.
In quegli anni, Luigi viene citato in diversi documenti:
il n° XLII degli Archives de la Maison-Dieu de Châteaudun, del 1196, assieme alla madre, Alice, alla moglie, Caterina e alla sorella, Margherita[15]
il n° LI degli Archives de la Maison-Dieu de Châteaudun, del 1200, assieme alla moglie, Caterina, ai figli, Tebaldo e Giovanna, e alla sorella, Margherita[16].
il n° CLI dei Cartulaire de Notre-Dame de Chartres, tome II , del 1201, assieme alla moglie, Caterina, ai figli, Tebaldo Giovanna e Rodolfo, e alla sorella, Margherita[17]
il n° LXVII degli Archives de la Maison-Dieu de Châteaudun, del 1202, assieme alla moglie, Caterina, ai figli, Tebaldo e Giovanna, e alla sorella, Margherita[18].
A Luigi fu dato il titolo di duca di Nicea, benché la città non fosse stata conquistata dai crociati (Nicea fu difesa dai Bizantini e divenne la capitale dell'Impero di Nicea, che contrastò l'Impero latino).
Ma nel febbraio 1205 i Greci, che non gradivano che le loro chiese fossero governate da vescovi latini si ribellarono e furono aiutati dallo zar di BulgariaKaloyan, la cui proposta di alleanza era stata rifiutata da Baldovino I[23]. La guarnigione fedele a Baldovino fu espulsa da Adrianopoli. Baldovino allora assieme a Enrico Dandolo, Luigi di Blois, e Goffredo di Villehardouin, lo storico e trovatore, marciò sulla città nell'intento di assediarla, ma l'esercito franco, il 14 aprile 1205, fu sconfitto, Baldovino cadde prigioniero dello Zar e Luigi rimase ucciso[24]; gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du xii siècle confermano la morte di Luigi (Ludovicus comes Blesensis) il 15 aprile (XVII Kal Mai) e che la madre e la moglie fecero una donazione per la sua anima[25].
Alla morte di Luigi, nelle varie contee, gli succedette il figlio Tebaldo VI[13]
Matrimonio e discendenza
Nel 1184 Luigi aveva sposato Caterina di Clermont, che secondo il documento n° CCLX del Cartulaire de l'abbaye de Notre-Dame d'Ourscamp de l'ordre de Citeaux, datato 1178, era figlia del conte di Clermont, Rodolfo I, e della moglie Alice di Breteuil[26] († 1196), figlia di Valerano III, Signore di Breteuil, discendente del Casato di Breteuil e della prima moglie, Holdeburge signora d'Ailly-sur-Noye e di Tartigny. Da Caterina di Clermont aveva avuto tre figli[13]:
Tebaldo VI[16] († 1218), conte di Blois, Chartres, Châteaudun e Clermont;
Rodolfo († tra il 1201 ed il 1202), citato solo nel documento n° CLI dei Cartulaire de Notre-Dame de Chartres, tome II , del 1201[17];
Giovanna († dopo il 1202), citata un'ultima volta nel documento n° LXVII degli Archives de la Maison-Dieu de Châteaudun, del 1202[18].
D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III (L'impero bizantino) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 503–558
M. Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap. XVII, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta tra papi e imperatori') della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 596–643