D’azzurro, ai tre gigli d’argento mal ordinati, accompagnati in punta da tre cime all’italiana, di bruno e bordate di chiaro; al capo del primo, all’agnello passante con il capo rivoltato, nimbato d’oro, portante un pastorale dello stesso posto in sbarra. Separa il capo dal resto un festone di foglie intrecciate, caricato da cinque arance.
Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d’oro, posta in palo, è timbrato dal galero verde. Le nappe, in numero di venti, sono disposte dieci per parte, in quattro ordini di 1, 2, 3, 4. Sotto lo scudo, nella lista svolazzante d’argento, il motto in lettere maiuscole di nero: Mitis et humilis corde.