Luigi Barlassina (Torino, 30 aprile 1872 – Gerusalemme, 27 settembre 1947[1]) è stato un patriarca cattolico italiano, patriarca di Gerusalemme dei Latini dal 1920 al 1947.
Biografia
Nato il 30 aprile 1872 a Torino, sede dell'omonima arcidiocesi, fu ordinato presbitero il 22 dicembre 1894 a Torino dall'arcivescovo Davide Riccardi.
Il 9 agosto 1918 papa Benedetto XV lo nominò vescovo titolare di Cafarnao e vescovo ausiliare di Gerusalemme dei Latini; ricevette l'ordinazione episcopale l'8 settembre seguente da Basilio Pompilj, cardinale vicario, coconsacranti Pietro Alfonso Iorio, già arcivescovo di Taranto, e l'arcivescovo Americo Bevilacqua, già vescovo di Alatri.
Arrivò in Palestina il 28 ottobre 1918[2] e fu subito nominato vicario generale dal patriarca Filippo Camassei.
Dopo l'elevazione a cardinale di quest'ultimo, Benedetto XV, il 16 dicembre 1919, lo nominò amministratore apostolico e poi, l'8 marzo 1920, patriarca di Gerusalemme dei Latini.[3]
Morì il 27 settembre 1947 dopo 27 anni di governo pastorale del patriarcato.
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Note
Bibliografia
- Paolo Pieraccini, Il Patriarcato latino di Gerusalemme (1918-1940). Ritratto di un patriarca scomodo: mons. Luigi Barlassina (abstract), in Il Politico, vol. 63, n. 2, Milano, Giuffrè Editore, aprile-giugno 1998, pp. 207-256. URL consultato il 7 aprile 2018.
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