Luigi Barbero
Luigi Barbero (Foglizzo, 21 giugno 1905 – Vigevano, 1º aprile 1971) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaFu ordinato presbitero l'8 luglio 1928. Svolse il suo ministero con l'incarico di arciprete di Borgomasino, dove è ricordato anche come autore di un libro di storia locale, che pose le basi per la valorizzazione del patrimonio artistico religioso del paese.[1] Ministero episcopaleIl 26 luglio 1952 venne nominato vescovo di Vigevano succedendo ad Antonio Picconi.[2] Ricevette l'ordinazione episcopale dal vescovo Paolo Rostagno. Sotto il suo episcopato furono inaugurate la Cittadella sociale e altre opere sociali e venne dato impulso al reclutamento del clero. Monsignor Barbero promosse anche i congressi eucaristici diocesani nel 1962 a Mortara e nel 1966 a Cassolnovo.[3] Sostenne lo sviluppo dell'opera delle adoratrici eucaristiche secolari, filiazione laica delle adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento ospitate nel monastero del Sacro Cuore di Vigevano.[4] Introdusse nella diocesi importanti riforme conciliari, fra cui il Consiglio presbiterale, costituito il 10 marzo 1967, e il Consiglio pastorale, costituito il 24 maggio dello stesso anno.[5] Morì il 1º aprile 1971 interrompendo la sua quarta visita pastorale, iniziata nel 1969. Gli succedette monsignor Mario Rossi. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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