Lonchura striataIl passero striato (Lonchura striata Linnaeus, 1766) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli estrildidi[2]. TassonomiaSe ne riconoscono sei sottospecie[2]:
A queste viene spesso aggiunto il passero del Giappone col nome di Lonchura striata domestica, il quale tuttavia pare in realtà più una varietà locale frutto di meticciamento fra le varie sottospecie ed altre specie di munia piuttosto che una sottospecie a sé stante. Distribuzione ed habitatLa specie è diffusa dal Gujarat ad ovest a est fino alla Cina sud-orientale e a Taiwan, e a sud fino alla penisola malese ed all'isola di Sumatra, attraverso tutto il subcontinente indiano (dal Nepal allo Sri Lanka) e l'Indocina. Il passero del Giappone, invece, come intuibile dal nome comune si è naturalizzato in Giappone. Questa specie abita le praterie, i campi coltivati e le risaie con presenza di aree cespugliose e boscose; predilige le aree pianeggianti, tuttavia le popolazioni diffuse nelle aree pedemontane dell'Himalaya vivono fino ad oltre 2000 m d'altezza. DescrizioneDimensioniMisura fino a 11 cm, compresa la coda. AspettoSi tratta di un uccello dall'aspetto robusto, con una caratteristica coda allungata ed un becco tozzo e forte, di forma conica: a parità d'età i maschi tendono a possedere testa e becco più massicci rispetto alle femmine, ma ciò non è sempre vero ed i sessi sono piuttosto difficili da identificare alla vista. BiologiaÈ un uccello gregario, che durante l'anno vive in stormi anche consistenti, spesso accompagnandosi con altre specie (in particolare il Domino ed uccelli tessitori), mentre durante il periodo riproduttivo tende a isolarsi in piccoli gruppi o in coppie. Questi uccelli hanno abitudini diurne e passano la maggior parte del giorno al suolo alla ricerca di cibo, cercando poi riparo fra gli alberi sul far della sera. AlimentazioneI passeri striati, come le altre munie, sono animali essenzialmente granivori, che si nutrono di semi di graminacee selvatiche e riso, prediligendo quelli ancora immaturi o quelli appena germinati: essi integrano la propria dieta anche con altri cibi di origine vegetale (come bacche, frutti e germogli, ma anche alghe come Spirogyra[3]), mentre è assai raro che mostrino interesse verso fonti di proteine animali, come insetti e larve[4][5]. RiproduzioneNon esiste una stagione riproduttiva vera e propria, in quanto questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'anno: tuttavia, si registrano picchi di schiuse in corrispondenza con la fase finale della stagione delle piogge, dimodoché i nascituri possano beneficiare della crescita vegetale conseguente questo evento in termini di maggiore quantità di cibo disponibile. Il maschio corteggia la femmina rimanendo impettito, drizzando le penne della testa ed emettendo un flebile canto fischiato, e periodicamente girandole attorno con percorsi zigzaganti tenendo nel becco un filo d'erba; se la femmina è pronta all'accoppiamento, essa si accovaccia spostando lateralmente la coda e segnalando in tal modo la propria disponibilità. Note
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