Locomotiva FS 200
Le locomotive FS gruppo 200 sono state macchine a vapore con tender di rodiggio 0-3-0 che le Ferrovie dello Stato acquisirono, dopo il 1906, in seguito alla definizione delle procedure di riscatto di linee e reti di proprietà della Società italiana per le strade ferrate meridionali ove costituivano il gruppo SFM 315. StoriaLe locomotive gruppo 315 erano state realizzate per la Società italiana per le strade ferrate meridionali (SFM) dalla Koechlin di Mulhouse tra il 1861 e il 1865 in 25 esemplari a cui se ne aggiunsero ulteriori 5 unità consegnate nel 1865 dalle Officine Grafenstaden. Nel 1875 vi fu un'ulteriore immissione di 10 locomotive costruite dalla Società Alsaziana di Mulhouse mentre tra 1873 e 1882 le Officine di Pietrarsa ne avevano costruite altre 15 unità. Nel 1906, in seguito al riscatto della rete SFM, le macchine entrarono a far parte del parco delle Ferrovie dello Stato, venendo classificate nel gruppo 200 con numeri 2001–2056. Caratteristiche tecnicheLa locomotiva aveva una configurazione complessiva piuttosto semplice e diffusa, costruita con il rodiggio 0-3-0, e ruote da 1.330 mm di diametro, tipico delle locomotive tuttofare dell'epoca; era una macchina a vapore saturo, a 2 cilindri esterni, a semplice espansione. La caldaia che equipaggiava le unità era lunga 6.645 mm, conteneva un volume d'acqua (misurata a 10 cm sopra il cielo del forno) di 3,7 m³ e un volume di vapore di 1,8 m³; la sua pressione di taratura era di 9 bar (ma dopo l'immissione nel parco FS alcune unità vennero abbassate a 7 bar). Il diametro interno del corpo cilindrico massimo e minimo era, rispettivamente 1.380 mm e 1.324 mm; la sua lunghezza era 5 150 m[1]. Il forno era delle dimensioni di 1.290 x 1.057 mm e alto in media 1.425 mm sul piano della graticola della superficie di 1,35 m². Il numero di tubi bollitori era di 198, di diametro 50/45 mm con lunghezza tra le piastre estreme di 4.250 mm; la superficie tubiera era di 119,18 m²; la superficie di riscaldamento estesa sulla volta del forno era di 7,40 m². In totale quindi 126,58 m²[1].. Lo sforzo di trazione massimo era di 7.280 kg; quello continuo (alla velocità di 30 km/h) era di 3.740 . Alla partenza, con coefficiente di aderenza 1/7, sviluppavano una forza di 4.970 kg[1]. Il motore delle locomotive era costituito da 2 cilindri del diametro di 450 mm che facevano una corsa di 650 mm; il vapore era addotto mediante cassetti piani azionati da un meccanismo della distribuzione sistema Stephenson[1]. La velocità massima raggiunta era di 50 km/h sufficiente per la maggior parte degli utilizzi. Tutte le locomotive erano dotate solo di freno a controvapore e freno a mano agente sulle ruote del tender. Le differenze costruttive si traducevano in una differente forma della cabina e pochi altri particolari. Alle locomotive era accoppiato un tender a 2 assi della massa totale, a seconda della fornitura, di 20,9, 21,4 o 22,1 t con la capacità di trasporto, rispettivamente di, 6,5, 6,9 o 7 m³ di acqua e di 4 t di carbone. Note
Bibliografia
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