La laurisilva o laurissilva ("foresta di lauri") è una tipologia di foresta sempreverde tropicale che si trova in aree con elevata umidità e temperature stabilmente calde, tipica ad esempio delle isole della Macaronesia, così chiamata per la predominanza, in alcune zone, di specie della famiglia delle Lauraceae.
La laurisilva è caratterizzata da latifoglie sempreverdi, con foglie lucide ed allungate, dette "laurofille" o "lauroidi". Le piante della famiglia dell'alloro (Lauraceae) possono essere presenti o meno, a seconda della posizione geografica della foresta.
Le laurisilve hanno una distribuzione irregolare nelle regioni temperate calde, occupando spesso rifugi topografici dove l'umidità dell'oceano si condensa e cade sotto forma di pioggia o nebbia e i terreni hanno livelli di umidità elevati[1]. Hanno un clima mite, sono raramente esposte a incendi o gelate e si trovano in terreni relativamente acidi. La produzione primaria è elevata, ma può essere limitata da una mite siccità estiva. Le chiome sono sempreverdi, dominate da specie con foglie lucide o coriacee e con moderata diversità arborea. Gli insetti sono gli erbivori più importanti, ma uccelli e pipistrelli sono i principali agenti di diffusione di semi e gli impollinatori predominanti. Decompositori come invertebrati, funghi e popolazione microbica del suolo sono fondamentali per il ciclo dei nutrienti[2].
Alcune laurisilve sono un tipo di foresta pluviale. Le foreste pluviali si trovano sui pendii delle montagne dove la densa umidità del mare o dell'oceano viene precipitata mentre le masse d'aria calda e umida che soffiano dall'oceano vengono spinte verso l'alto dal terreno, che raffredda la massa d'aria fino al punto di rugiada. L'umidità nell'aria si condensa sotto forma di pioggia o nebbia, creando un habitat caratterizzato da condizioni fresche e umide nell'aria e nel suolo. Il clima che ne deriva è umido e mite, con l'oscillazione annuale della temperatura moderata dalla vicinanza dell'oceano.
Le foreste della Macaronesia sono resti di una vegetazione che originariamente copriva buona parte del bacino del Mediterraneo, quando il clima della regione era più umido. Quando iniziò a ritirarsi il mar Mediterraneo durante il pliocene, le foreste regredirono, rimpiazzate da vegetazione più resistente alla siccità. La laurisilva rimasta attorno al Mediterraneo scomparve circa 10 000 anni fa, verso la fine del pleistocene, nonostante ne esista ancora qualche esempio nelle zone montuose della Spagna meridionale, nel centro-nord del Portogallo, nel nord del Marocco ed in circoscritte aree umide, generalmente forre e zone circa-ripariali o valloni tra i rilievi collinari prossimi alla costa, sia nella Penisola Balcanica che lungo tutti gli Appennini meridionali in Italia, sotto forma di boschi relitti con forte prevalenza di poche specie predominanti e molto rappresentate come l'agrifoglio, che riesce a spingersi anche a quote piuttosto elevate, resistendo bene anche a gelate piuttosto intense e durature. Nonostante la laurisilva presente sulla penisola italiana sia spesso in forte contrazione e via di sparizione a causa di un progressivo inaridimento dovuto sia alla regimazione delle acque fluviali che ad un innalzamento delle temperature; in alcuni contesti questa riesce a preservarsi stabilmente grazie a particolari condizioni microclimatiche: ad esempio in Calabria lungo tutta la Catena Paolana, seppur non sempre in piena purezza ma frammiste ad altre specie arboree caducifoglie, formando comunità vegetali più complesse, specie nelle zone di Ecotono tra la Laurisilva ed il Bosco Deciduo prevalente. Due specie tipiche della laurisilva (alloro e agrifoglio) rimangono molto comuni nella parte meridionale dell'Europa. La posizione della Macaronesia permette di mitigare le fluttuazioni climatiche, mantenendo l'umidità ed un clima temperato che permette alle foreste di sopravvivere anche oggi.
Distribuzione
Le condizioni di temperatura e umidità necessarie per lo sviluppo delle laurisilve si verificano in quattro diverse regioni geografiche[3]:
Lungo il margine orientale dei continenti a latitudini da 25° a 35°.
Lungo le coste continentali occidentali tra 35° e 50° di latitudine.
Sulle isole tra 25° e 35° o 40° di latitudine.
Nelle regioni umide montane dei tropici.
In precedenza la laurisilva copriva buona parte delle Azzorre e di Madera, oltre a parte delle Canarie occidentali, ma vennero ridotte in seguito al disboscamento, allo sviluppo dell'agricoltura e del pascolo, ed all'invasione di specie native di altre regioni.
La parte più grande dell'attuale laurisilva si trova a Madera, dove si spande su un'altitudine che va dai 300 ai 1400 metri d'altezza sul versante settentrionale, coprendo 149,5 km². La laurisilva di Madera è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1999.[4]
Laurisilva delle Canarie
Le formazioni più estese di laurisilva delle Canarie si trovano a: