La vedova del miliardario
La vedova del miliardario, pubblicato in Italia anche con il titolo L'ultima inchiesta di Trent (Trent's Last Case)[1] è un romanzo giallo di E. C. Bentley scritto nel 1913. Il protagonista, il galante detective Philip Trent, riapparirà successivamente nel libro Trent's Own Case (1936) e nella collezione di racconti brevi Trent Intervenes (1938). TramaIl romanzo è un giallo unico nella storia della narrativa poliziesca, perché è al tempo stesso la prima grande parodia di quel genere: non solo Trent s'innamora di una dei sospettati principali - di solito considerata una cosa da non farsi - ma, dopo aver faticosamente raccolto tutte le prove, trae tutte le conclusioni sbagliate. L'investigatore è convinto di avere individuato l'assassino di un magnate, ucciso nella sua villa, ma il vero esecutore del crimine gli spiega durante una cena che errori ha fatto nella sua deduzione logica per arrivare alla soluzione del delitto. Dopo aver sentito cosa è realmente accaduto, Trent promette di non tentare più di dilettarsi nell'investigazione. RecensioniRaymond Chandler nel suo The Simple Art of Murder, un saggio scritto nel 1944 per la nota rivista The Atlantic Montly di Boston, sostiene che alcuni punti della trama siano assurdi. Mentre secondo Aaron Marc Stein, nella sua introduzione all'edizione del 1977 pubblicata dall'University of California,San Diego, Bentley ha avuto l'idea di creare un detective che sarebbe un essere umano e che avrebbe saputo ridere. Adattamenti cinematografici
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Note
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