La saga di Paperon de' Paperoni (The Life and Times of $crooge McDuck, oppure abbreviata LO$[1]) è una saga a fumetti incentrata sul personaggio di Paperon de' Paperoni, realizzata dal fumettistastatunitenseDon Rosa. È stata pubblicata la prima volta in Danimarca dalla Egmont dal 1992 al 1994 sulla testata Anders And & Co. e successivamente in molti altri paesi del mondo come gli Stati Uniti d'America sulla testata Uncle Scrooge (1994-96).
Nella serie viene narrata la biografia di Paperon de' Paperoni fino al 1947, data del suo esordio nella prima storia col personaggio realizzata da Carl Barks. Le storie sono state successivamente raccolte e pubblicate in un unico volume. Don Rosa ha poi pubblicato ulteriori capitoli aggiuntivi, strettamente connessi con la storia di Zio Paperone. La storia segue i principali avvenimenti della vita di Paperon de' Paperoni dall'età di dieci anni, nel 1877 a Glasgow, fino al 1947 − anno della sua prima apparizione ufficiale. Nella saga sono presenti inoltre riferimenti a quasi tutte le storie di Carl Barks e fornisce anche informazioni sui luoghi e le origini di molti personaggi legati a Paperone.
Nel 1991 l'Egmont − casa editrice danese per la quale Don Rosa lavorava da circa un anno − commissionò all'autore statunitense la realizzazione della Saga di Paperon de' Paperoni, un tentativo di raccontare le origini del personaggio di Paperone, della sua proverbiale ricchezza e della sua maturità. La realizzazione dell'opera iniziò quello stesso anno[3] e terminò due anni dopo, nel 1994.
La saga si compone di dodici capitoli, che narrano tutta la vita del personaggio, dall'infanzia all'età adulta, attraverso storie che narrano avventure intorno al mondo per le quali l'autore ha lavorato molti anni portando avanti un doppio studio di documentazione: da un lato avendo come basi le storie scritte da Carl Barks, dalle quali ha tratto quelli che egli ha definito i fatti barksiani, l'albero genealogico che aveva redatto negli anni cinquanta per suo uso nella realizzazione delle storie con i paperi oltre che le storie scritte da Vic Lockman, l'unico altro autore Disney impegnato a realizzare una storia coerente dei paperi; dall'altro lato un accurato lavoro di documentazione storica per evitare di commettere errori nelle datazioni o nelle indicazioni geografiche e rendere, così, coerente l'epopea del personaggio con la realtà storica le storie narrate.
La saga non si concluse con i dodici capitoli che la componevano ma venne ampliata da Don Rosa che realizzò nuove storie che, più o meno direttamente, si collegavano a quanto già narrato, arricchendola di particolari, eventi e personaggi, o approfondendo quelli narrati in precedenza e che non aveva potuto inserire nell'opera originale. I capitoli aggiunti da Don Rosa alla saga sono sei e vengono classificati come capitolo 0, 3B, 6B, 8B, 8C, 10B. Il numero indica il capitolo canonico al capitolo aggiuntivo. Il racconto Decini e destini è classificato col numero zero poiché si intreccia col primo racconto della saga.
L'autore ha disseminato nella sua opera la sigla "D.U.C.K.", che non solo significa "papero" in inglese, ma è anche l'acronimo di Dedicated to Uncle Carl by Keno, ovvero "Dedicato allo zio Carl da Keno", dove Keno è il secondo nome di Rosa. La sigla è solitamente camuffata nel disegno molto dettagliato di Rosa. Tale dedica gli ha valso il soprannome The D.U.C.K.man, gioco di parole tra la sigla "D.U.C.K." e il soprannome di Barks The Duck Man ("L'uomo dei paperi").[4]
Sulla parte piatta della mazza da golf, in caratteri allungati per simulare le scanalature di un ferro, nella quadrupla d'apertura. Inoltre la firma sull'assegno di 10.000 dollari che compare nella vignetta d'apertura è quella originale di Carl Barks.
Due sono nascosti nella banconota in alto a destra nella quadrupla d'apertura al posto dei numeri di serie; il terzo in basso a sinistra sotto al ricordo tratto dalla Disfida dei dollari nella splash-page di chiusura.
Nella storia compaiono due dediche a Barks: nella prima vignetta appare il D.U.C.K. e Nell'ultima vignetta, nell'articolo del giornale, si cela la scritta C B 1901-2000.
1877-1880: Paperone inizia l'attività di lustrascarpe e guadagna la Numero Uno, una moneta del valore di dieci centesimi americani, inutile in Scozia, che lo spronerà per il resto della sua vita ad essere "il più duro dei duri e il più furbo dei furbi". Nei tre anni successivi lavora duramente e prende infine la decisione di cercare la fortuna in America, imbarcandosi come mozzo su una nave-bestiame diretta a New Orleans.
1880-1882: Paperone arriva negli Stati Uniti, a Louisville, dove incontra suo zio Angus, un imprenditore dalla dubbia reputazione nel campo del trasporto fluviale su battello a vapore lungo il Mississippi. Paperone lo affianca nel tentativo di recuperare il tesoro perduto di una nave affondata affrontando nel corso dell'avventura la Banda Bassotti per la prima volta; in seguito lavorerà insieme allo zio come trasportatore.
1882-1884: Lo zio Angus si ritira dall'attività cedendo a Paperone il proprio battello a vapore per una cifra modesta. In seguito Paperone scoprirà che la generosità dello zio è dovuta alla crisi che il trasporto fluviale sta subendo a causa delle nascenti compagnie ferroviarie transcontinentali. Cercando fortuna ad ovest si reca nel Montana, dove trova lavoro come cowboy per il compatriota Murdo MacKenzie, un allevatore di bestiame. Durante uno dei suoi viaggi, il 27 agosto 1883 Paperone assieme a Cacciavite Pitagorico assiste all'eruzione del vulcano Krakatoa.
1884-1885: Le crescenti difficoltà che Murdo MacKenzie deve affrontare lo costringono a licenziare Paperone, che decide di diventare un minatore, stabilendosi a Butte, in Montana, dove spera di trovare argento. Il terreno è povero di metallo prezioso, tuttavia nasconde immense quantità di rame, il cui prezzo sta inaspettatamente e vertiginosamente crescendo per la sua applicazione nella crescente diffusione della corrente elettrica in tutta la nazione. Nonostante ciò, l'appezzamento di Paperone non è sufficiente a garantirgli la ricchezza che invece raggiungono i proprietari della miniera della Collina dell'Anaconda, Marcus Daly e Howard Rockerduck (padre del futuro rivale di Paperone, John D. Rockerduck). Sarà lo stesso Howard Rockerduck, un papero che ha realizzato la sua fortuna con le proprie mani e che vede in Paperone se stesso da giovane, a svelare al giovane scozzese un oscuro cavillo legale per cui avrebbe diritto alla concessione della Collina dell'Anaconda, che tuttavia è costretto a cedere per tornare in Scozia a causa di gravi problemi familiari.
1886-1889: Paperone viaggia in Sudafrica nella speranza di riuscire finalmente a raggiungere il successo come minatore, cercando ancora l'oro. Tuttavia la concentrazione di metallo prezioso è tale che la sua estrazione sia redditizia solo per le grandi compagnie minerarie, già arricchite dall'estrazione di diamanti. Nel corso della sua avventura farà il primo incontro col suo futuro rivale, il giovane e disonesto boero Cuordipietra Famedoro.
1889-1893: Paperone torna negli Stati Uniti in cerca d'oro, senza tuttavia avere fortuna. Nel corso della sua permanenza diventerà noto col nome di Veleno di Pizen Bluff.
1893-1896: Ancora una volta alla ricerca dell'oro, Paperone viaggia fino in Australia, senza tuttavia avere successo. Muore lo zio Jake.
1896-1899: Paperone arriva in Klondike, dove esplode la Corsa all'oro. La sua indomita tenacia, unita ad una vita di fallimenti ed importanti lezioni, gli conferisce una marcia in più rispetto agli altri scavatori. Per primo, affronta il Ghiacciaio Collo d'Alce dove risiede un mostro che terrorizza i minatori (e che si rivelerà essere un mammuth morto ma preservato integro dalla gelida temperatura ambientale), unico accesso alla Valle dell'Agonia Bianca, dove trova un ricco giacimento d'oro. Nel corso dell'avventura avrà la sfortuna di imbattersi in Soapy Slick, uno strozzino opportunista dei cui soldi ha però bisogno per acquistare gli attrezzi necessari. Conosce inoltre Doretta Doremì, con cui avrà un rapporto controverso e che è riconosciuta come la sua unica vera fiamma.
1897: La madre di Paperone muore a 57 anni.
1899-1902: Paperone diventa milionario ed espande il suo giro d'affari, compra una banca e fonda diverse imprese.
1902: Diventa miliardario e ritorna in Scozia per stabilirvisi. Tuttavia si rende conto di aver perso il contatto con la sua terra natia e decide di portare la sua famiglia con sé in America, il posto che ormai ritiene la sua vera patria. Solo le sorelle accettano di seguirlo a Paperopoli, dove aveva comprato un piccolo appezzamento anni prima, mentre il padre Fergus decide restare a Colle Fosco affermando di essere troppo vecchio per stabilirsi in un altro paese; durante la notte precedente la partenza della sua famiglia, Fergus muore, all'età di 67 anni.
1909: Nel corso di un viaggio d'affari in Africa, le sorelle si rendono conto di quanto loro fratello sia cambiato, inasprito da una vita di stenti e fallimenti. In un episodio di eccezionale crudeltà, Paperone fa bruciare un villaggio come ritorsione per il loro rifiuto di concedergli lo sfruttamento minerario della zona. Pur rimanendo un'eccezione nella vita del papero più ricco del mondo, l'evento spingerà le sorelle a tornare a Paperopoli e perseguiterà Paperone per molti anni (anche letteralmente, sotto le spoglie di un Gongoro, una sorta di zombie nato dal maleficio del capo del villaggio distrutto da Paperone).
1909-1930: Mentre le sorelle rimangono a Paperopoli gestendo il lavoro d'ufficio dei numerosi affari di Paperone, egli, nel tentativo di ricongiungersi e riappacificarsi con le sorelle, viaggia a lungo, fino al punto da compiere tante deviazioni (in nome del profitto) da dimenticarsi completamente delle sue mancanze come fratello. L'ossessione di diventare il papero più ricco del mondo lo spinge a compiere imprese memorabili e concludere affari eccezionali, al pesante prezzo di perdere di mira l'iniziale intento del suo viaggio.
1930: Paperone raggiunge finalmente il suo obiettivo e risulta essere il papero più ricco del pianeta. Il suo deposito trabocca di monete d'oro e ogni genere di tesori. Il papero, sempre più burbero e aspro, fa il suo atteso ritorno a Paperopoli, che grazie ai suoi investimenti è ora una rigogliosa metropoli. Un ulteriore, violento litigio con le sorelle lo allontana definitivamente dalla famiglia.
1942: Paperone, persa la sua proverbiale vitalità, decide all'età di 75 anni di ritirarsi dagli affari e di chiudere tutte le sue imprese, depresso e convinto che nessuno sia degno di ereditare le sue ricchezze.
1947: Paperone decide di conoscere Paperino, figlio di sua sorella Ortensia, e i suoi nipoti, Qui, Quo e Qua. Nel mostrare l'immensa fortuna che ancora oggi giace nei tre ettari cubici del suo deposito (e che i media ritenevano una leggenda metropolitana) ai nipoti, la espone alla Banda Bassotti. Saranno i piccoli Qui, Quo e Qua a spronare il decrepito zio Paperone a ritrovare l'energia di un tempo. Con la sua ritrovata vitalità, il papero salva la sua famiglia e in essa trova una nuova ragione per tornare il papero attivo e audace di un tempo.
1967: Secondo la linea temporale non ufficiale di Don Rosa, Paperone muore all'età di 100 anni dopo una vita di avventure.[5][6]
Edizioni internazionali
Pubblicata in prima edizione in Danimarca (Anders And & Co., 10 agosto 1992) e Norvegia (Donald Duck & Co, 20 ottobre 1992), l'opera venne pubblicata in tutto il mondo come in Germania (Micky Maus, 19 agosto 1993, e sul volume Don Rosa: Onkel Dagobert - Sein Leben, seine Milliarden del dicembre 2003), Francia (Picsou Magazine hors-série, aprile 1998), Spagna (Ole Disney, novembre 1996) e in altri paesi europei, ed anche in Brasile (40 Anos da Revista Tio Patinhas, giugno 2003) e negli Stati Uniti, sulla rivista Uncle Scrooge tra l'aprile del 1994 ed il febbraio del 1996.
Edizioni italiane
In Italia venne proposta sul mensile Zio Paperone a partire dal n. 70 del 1995 fino al n. 81 del 1996. Nel novembre del 1997, in occasione dei 50 anni del personaggio, l'intera opera viene raccolta nel volume Zio Paperone - Progetto D.U.C.K.. Nel giugno del 2000 viene pubblicato Paper Dinastia (Super Disney n.17) che raccoglie i 12 capitoli regolari, 4 dei 6 capitoli aggiuntivi e 2 storie collegate alla saga (Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson e Il segreto dell'Olandese). Nel 2004 la Repubblica, nella collana I classici del fumetto Serie Oro, raccoglie i 12 capitoli regolari e 5 dei 6 aggiuntivi (il volume risale a prima della pubblicazione de La prigioniera del fosso dell'Agonia Bianca., il cap. 8 bis nel 2006) in un volume dal titolo Zio Paperone & Co. - La dinastia dei paperi. Nel 2016 una nuova edizione italiana, revisionata[7] dallo stesso Don Rosa, è pubblicata dalla Panini Comics nei primi due volumi della collana Tesori International: il primo, uscito (anche con cover variant) a fine aprile e in anteprima al Napoli Comicon che ospitava l'autore, contiene i 12 capitoli regolari; mentre il secondo, uscito a fine giugno, contiene i 6 capitoli aggiuntivi - in ordine cronologico - e due delle storie collegate alla saga, Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson e Il sogno di una vita.
Capitolo
Prima pubblicazione
Ristampe
Zio Paperone Progetto D.U.C.K. (1997)
Paper Dinastia (2000)
Zio Paperone & Co. La dinastia dei paperi (2004)
Tesori International (2016-2017)
The Don Rosa Library Zio Paperone & Paperino (2017-2019)
In Il capitano cow-boy del Cutty Sark ci sono diversi riferimenti a cose ed eventi realmente accaduti: il Cutty Sark è un veliero realmente esistito, così come è altrettanto vero che il 27 agosto 1883 il vulcano Krakatoa eruttò provocando il suono più potente udito al mondo.[8][9]
Nell'undicesimo capitolo (Il cuore dell'impero) Paperone è uno dei passeggeri a bordo dell'RMS Titanic, transatlantico affondato in seguito all'impatto con un iceberg nella notte del 15 aprile 1912.
La storia di Paperon de' Paperoni narrata da Don Rosa è ispirata a quella di Charles Kane raccontata nel film Quarto potere di Orson Welles. In particolare, l'incipit del film è ripreso nell'inizio dell'ultimo capitolo della saga, in cui i protagonisti si ritrovano, ormai anziani nel luogo di ritiro, con una sfera di neve in mano, mentre pronunciano un nome che ricorda la loro giovinezza perduta: "Doretta" nel caso di Paperon de' Paperoni, "Rosabella" ("Rosebud" nella versione originale) nel caso di Kane.
^Rispetto alle precedenti edizioni italiane, sono state aggiunte tre mezze tavole, la colorazione e la traduzione sono state riviste e sono stati aggiunti effetti sonori mancanti.
The Life and Times of Scrooge McDuck, Gemstone Publishing, ISBN 0-911903-96-8 (include solo parti 1–12).
The Life and Times of Scrooge McDuck Companion, Gemstone Publishing, ISBN 1-888472-40-5 (include numeri 0, 3B, 6B, 8B, 8C, 10B, "Dreams of a Lifetime" e "Last Sled to Dawson").