La macchina ammazzacattivi
La macchina ammazzacattivi è un film del 1952 diretto da Roberto Rossellini. È una commedia fantastica. TramaIl fotografo di un piccolo paese del Sud Italia, Celestino, incontra uno strano personaggio che lo dota di un potere sovrannaturale: attraverso la sua macchina fotografica può decidere la vita e la morte delle persone ritratte. Convinto di essere portatore della volontà di sant'Andrea, Celestino inizia lo sterminio di tutti i cattivi del paese, in nome del bene. Tuttavia, ben presto capirà che il confine tra bene e male è molto sottile. ProduzioneSebbene le riprese fossero iniziate nel 1948, la pellicola fu portata a termine - probabilmente dagli assistenti del regista[1] - nel 1951 e venne distribuita soltanto nel 1952 a causa di difficoltà e interruzioni. L'intero film è stato girato interamente in costiera amalfitana e in particolare ad Atrani, Amalfi e Maiori. Proprio quest'ultimo paese fu da Rossellini usato spesso come location nelle sue produzioni cinematografiche come Paisà, Viaggio in Italia e L'amore. Nel cast sono presenti importanti caratteristi della commedia italiana, tra i quali Giacomo Furia e Carlo Giuffré.[1] Accoglienza e critica«Un Rossellini sui generis che si cimenta nella commedia fantastica, sorretto dall'umorismo sarcastico e dall'ironia del grande Eduardo. La convenzione del sogno - situazione classica per presentare una realtà in cui tutto diventa possibile, anche una macchina fotografica che fa le veci del raggio della morte - è qui al servizio di una favola bonaria in cui gli umili trovano, per qualche attimo, il loro riscatto e la loro rivincita.» Note
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