La gloria (romanzo)«...ma siccome gli uomini sembra non possano fare a meno di crudeltà e ingiustizie, io continuo ad essere la tenebra: colui che tradì, che lo consegnò ai suoi nemici, intorno al quale non si sprecano molte parole»
La gloria è un romanzo di Giuseppe Berto, pubblicato nel 1978. ContenutoBerto costruisce in prima persona la figura di Giuda Iscariota come umile strumento di Dio perché si realizzi la storia della salvezza. Gesù gli affida il compito ufficiale di tesoriere, ma il suo incarico segreto è quello di tradirlo, quando sarà necessario. Giuda lo tradisce e si danna in eterno come suo ultimo "dovere d'amore", come era già stato stabilito dalle Scritture. Il libro è scritto in forma di monologo, è Giuda che parla da morto, un Giuda quasi onnisciente, che conosce il corso della storia e cita filosofi e personalità del mondo moderno. La prosa tenta di mimare le parole che realisticamente avrebbe pronunciato un giudeo vissuto ai tempi della predicazione di Cristo, descrivendo i propri sentimenti e le angosce religiose. Edizioni
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