Konjic
Konjic (in cirillico serbo Коњиц) è una città della Federazione di Bosnia ed Erzegovina in Bosnia ed Erzegovina, che si trova nell'Erzegovina settentrionale, approssimativamente 50 chilometri a sud della capitale Sarajevo. È in una zona montana e molto ricca di boschi. L'agglomerato si estende su entrambe le sponde del fiume Narenta con 26.381 abitanti al censimento 2013[2]. StoriaDurante le Guerre jugoslave la cittadina di Konjic aveva una notevole importanza strategico-militare poiché controllava i collegamenti tra la capitale Sarajevo e la Bosnia ed Erzegovina meridionale. Tra l'aprile e il dicembre del 1992 fu costruito un campo di prigionia nei dintorni della città, nel villaggio di Čelebići, dove vennero trattenuti, picchiati ed in alcuni casi uccisi prigionieri serbi. Alcuni responsabili del campo (Zejnil Delalić, Zdravko "Pavo" Mucić, Hazim Delić, Esad "Zenga" Landžo) sono stati processati e condannati dal Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia per le violazioni delle Convenzioni di Ginevra.[3] LocalitàLa municipalità di Konjic è composta dalle seguenti 151 località:
Dopo la guerra in Bosnia-Erzegovina e secondo gli accordi di Dayton, i villaggi di Brda, Gapići, Luko, Ljuta, Polje e Zelomići, come le parti di Hotovlje, Ljusići e Rajac, che facevano parte della municipalità di Kalinovik, Republika Srpska, sono state ricongiunte alla municipalità di Konjic, parte della Federazione di Bosnia ed Erzegovina. SocietàEvoluzione demograficaIl censimento ufficiale del 1991 stabilì in 43.878 il numero di abitanti della municipalità di Konjic: 23.815 Bosgnacchi (54,27%), 11.513 Croati (26,23%), 6.620 Serbi (15,08%), 1.930 Jugoslavi (3,09%) e 572 altri (1,33%).[senza fonte] Dopo due anni dalla fine del conflitto, nel 1997, la demografia della municipalità era cambiata drasticamente: dei 32.000 residenti il 92,7% era Bosgnacco, il 4,7% Croato, il 2,4% Serbo e lo 0,2% altri.[senza fonte] Note
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