Il kimchi jjigae (김치찌개?, 辛奇汤 (辛奇锅)?, gimchi jjigaeLR, kimch'i tchigaeMR) è un jjigae (stufato) della cucina coreana preparato con il kimchi.
Preparazione
Esistono diversi tipi di kimchi con differenti gradi di fermentazione: per il kimchi jjigae si usa il kimchi fresco di cavolo, che viene sciacquato leggermente, tagliato in strisce da 4-5 centimetri e messo in una pentola di pietra con bocconi di carne (di manzo o maiale), tofu, cipolotti e aglio affettati, gomasio, pepe in polvere e semi di sesamo. Dopo averli fatti rosolare in un po' d'olio, si aggiungono acqua e salsa di soia e viene lasciato bollire a lungo finché non diventa morbido.[1][2]
Può essere reso più saporito aggiungendo dongchimi (kimchi acquoso poco fermentato), kkakdugi (kimchi a cubetti), doenjang e gochujang, oppure usando le acciughe al posto della carne.[1]
Consumo
Il kimchi jjigae è lo stufato rappresentativo della cucina coreana: viene consumato giornalmente ed è servito ancora caldo nella pentola dov'è stato cotto.[2]
Storia
Ipotesi sull'origine del kimchi jjigae suggeriscono che sia nato per non mangiare crudo il kimchi, oppure per consumare quello avanzato o inacidito. Si presume che sia stato preparato per la prima volta durante il medio periodo Joseon in corrispondenza con l'introduzione in Corea del peperoncino.[1] Viene descritto per la prima volta con il nome di kimchi jochi (김치조치?) nel Siuijeonseo, un ricettario del tardo XIX secolo.[2]
Note
- ^ a b c (KO) 김치찌개, su 100.nate.com, 10 giugno 2011. URL consultato il 5 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
- ^ a b c (KO) 김치찌개, su folkency.nfm.go.kr. URL consultato il 6 agosto 2022.
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