Kandelia è stato a lungo ritenuto un genere monotipico, con un'unica specie, K. candel[3], nonostante fossero note da tempo differenze nel numero cromosomico tra le popolazioni giapponesi e quelle indiane, rispettivamente 2n=36[4] e 2n=38[5].
I risultati di recenti studi molecolari hanno definitivamente chiarito che le popolazioni più settentrionali di "K. candel" sono in realtà ad una entità differente[6], che è stata denominata per l'appunto K. obovata, in riferimento alla forma delle sue foglie[7].
Descrizione
Si tratta di arbusti o piccoli alberi alti sino a 7 m, con fusto eretto, ricoperto da una corteccia liscia di colore dal grigio al bruno-rossastro.[3]
Le foglie sono ellittiche o obovate, con 6–8 paia di venature laterali.[7] Hanno apice ottuso e base cuneata e sono sorrette da un corto picciolo.
I fiori sono riuniti in esili infiorescenzeascellari, lasse, con un peduncolo lungo 3–5 cm[3]. I sepali sono di colore bianco; gli stami sono numerosi e filamentosi, lunghi sino a 15 mm. Le antere sono di colore rosa intenso e lunghe 1.2–1.8 mm.[7]
I frutti, lunghi 1,5–2 cm, sono avvolti da due sepali persistenti. A maturazione sviluppano un ipocotile fusiforme, lungo sino a 40 cm.[3] K. obovata è in grado di resistere a temperature più rigide di quanto non faccia la sua congenere K. candel.[8]
^ Yoshioka H, Kondo K, Segawa M, Nehira K, & Maeda S, Karyomorphological studies in five species of mangrove genera in the Rhizophoraceae, in Kromosomo 1984; 35-36: 1111-1116.
^ Das AB, Basak UC and Das P, Karyotype diversity and genomic variability in some Indian tree mangroves, in Caryologia 1995; 48: 319-328.
^ Chiang TY, Chiang YC, Chen YJ, Chou CH, Havanond S, Hong TN and Huang S, Phylogeography of Kandelia candel in East Asiatic mangroves based on nucleotide variation of chloroplast and mitochondrial DNAs, in Molecular Ecology 2001; 10: 2697-2710.