Esponente di centro, come presidente stimolò l'industrializzazione, soprattutto automobilistica, producendo una rapida crescita economica, ma anche un aumento del debito pubblico, interno ed esterno. Promosse poi la creazione di una nuova capitale nell'altopiano centrale del paese, Brasilia, inaugurata nel 1960, e cercò anche di rafforzare l'Organizzazione degli stati latino-americani. Accusato di corruzione in concomitanza con la salita al potere della dittatura militare, si ritirò dalla vita politica nel 1964 e per un periodo visse esule all'estero. Morì nel 1976 in un incidente automobilistico dalle circostanze ancora oggi poco chiare a Resende, nei pressi di Rio de Janeiro.