Gli Junker formavano un gruppo sociale ristretto e compatto, fortemente conservatore nelle abitudini comportamentali e nelle inclinazioni politiche. Esercitavano un ruolo di primo piano nella vita della Prussia dapprima e dell'Impero tedesco in seguito, fornendo i vertici militari e della burocrazia statale; fino alla metà del XIX secolo i loro contadini erano soggetti alla servitù della gleba.
Dopo che l'Unione Sovietica ebbe occupato la Germania orientale alla fine della seconda guerra mondiale, durante la Bodenreform (riforma agraria), tutte le proprietà private che eccedevano una certa superficie (ovvero tutta la terra che apparteneva agli Junker) vennero requisite e affidate a collettivi di contadini. Gli Junker vennero espulsi.
Alcuni di essi, dopo la Riunificazione tedesca, hanno chiesto la restituzione delle loro vecchie proprietà. I trattati che la Germania Ovest e la DDR hanno firmato con Unione Sovietica, Stati Uniti, Regno Unito e Francia contengono tuttavia una regola che stabilisce che ogni decisione presa da una delle quattro forze durante il periodo di occupazione (1945-1955) deve essere mantenuta, a meno che i tedeschi liberati non la identifichino come un errato ex post.