Judrio
Il[N 1] Judrio o Iudrio (Judri in friulano[1], Idrija o Juruda[senza fonte] in sloveno[2]) è un torrente facente parte del bacino idrografico dell'Isonzo che nasce nel massiccio del Colovrat (in sloveno Kolovrat) al confine tra Italia e Slovenia[2]. GeografiaIl torrente ha origine ad ovest di Volzana (Slovenia)[3] e per metà del suo corso fa da confine tra i due stati; la parte bassa invece segna la demarcazione tra la provincia di Udine e quella di Gorizia. Dopo aver attraversato i comuni di Drenchia e Stregna, scorre nei pressi di Prepotto e Dolegna del Collio, fa da separazione tra i comuni di Cormons, Corno di Rosazzo e San Giovanni al Natisone, delimita il confine occidentale del Collio e, dopo 55 km[3], si getta nel fiume Torre nei pressi del comune di Romans d'Isonzo. L'alta valle è selvaggia e incontaminata e può essere attraversata utilizzando il sentiero naturalistico Ponte Clinaz-Clabuzzaro[2]. Dal 1866 al 1918 la parte alta dello Judrio segnava il confine tra Italia e Austria Ungheria, dal 1927 al 1947 tracciava il confine tra provincia di Udine e provincia di Gorizia, dal 1947 al 1991 l'alta valle era confine tra Italia e Jugoslavia, poi tra Italia e Slovenia. StoriaIl torrente Judrio è stato il teatro della prima azione bellica italiana nel corso della prima guerra mondiale. L'episodio si verificò sul ponte di Brazzano in località Visinale nei pressi di Cormons. La notte tra il 23 e il 24 maggio 1915, i due finanzieri Pietro Dell'Acqua e Costantino Carta erano incaricati di sorvegliare il luogo. Alle ore 22.40 circa si accorsero che alcune ombre minacciose si avvicinavano alla sponda sinistra del ponte trasportando ingenti carichi. Ai finanzieri fu subito chiaro che i guastatori austriaci erano intenzionati a distruggere il ponte e quindi decisero di aprire il fuoco. La mattina dopo sul ponte furono trovati attrezzi da mina e carichi di dinamite. L'anno successivo i due finanzieri ricevettero la medaglia di bronzo al valore militare ciascuno con la seguente motivazione: «unitamente ad un compagno impediva con prontezza ed energia la distruzione Origine del nomeLo Judrio venne nominato in documenti dell'anno 1225 "sub vado Judrii", dell'anno 1247 "super ripam Judri", e del 1456 "lu gludri". AmbienteFauna itticaLe specie ittiche presenti nelle acque, tutte della classe actinopterygii, variano in modo notevole se esaminate nel percorso montano o in quello in pianura[4]: Comune di Stregna:
Comune di Prepotto:
Comune di Dolegna del Collio:
La pesca nel fiume è soggetta a particolari regolamenti stabiliti dall' Ente Tutela Patrimonio Ittico del Friuli-Venezia Giulia.[5][6] NoteAnnotazioni
Fonti
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