Si dedicò principalmente alla pittura di paesaggi[1][2], in particolare urbani, ma realizzò anche ritratti e architetture[1]. È noto soprattutto per le sue vedute di città dei Paesi Bassi orientale[2]. Lo stile dei suoi dipinti ricorda quello di Meindert Hobbema, anche se alcuni suoi paesaggi sono di stile italianeggiante[3]. Le sue opere rivelano anche l'influenza di Jacob van Ruisdael e dei pittori Dutch Italianates[4].
Oltre che come pittore, fu apprezzato anche per i suoi disegni di paesaggi, realizzati in modo meticoloso e dettagliato a partire dall'osservazione della natura del luogo e dei posti visitati lungo il Reno e nei dintorni di Kleve[4]. Tra i suoi disegni, circa venti ritraevano l'Haagsche Bos, un'area boschiva nei pressi dell'Aia caratterizzata da alberi monumentali[4]. Questi disegni erano stati tracciati in gran parte su carta blu, mentre i rimanenti su carta grigio-marrone[4].
Nell'Haagsche Bos, disegno, gesso nero e pastello ad olio nero, acquerello e inchiostro marrone su carta grigio-marrone, 41,1 × 53,9 cm, 1658, Albertina, Vienna[4]
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.