Jordin Tootoo

Jordin Tootoo
Jordin Tootoo con la maglia dei Nashville Predators
NazionalitàCanada (bandiera) Canada
Altezza175 cm
Peso91 kg
Hockey su ghiaccio
RuoloAla destra
Tiro Destro
SquadraChicago Blackhawks
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Giovanili
1999-2003 Brandon Wheat Kings 220 132 126 258
Squadre di club0
2003-2012 Nashville Predators 525 49 86 135
2004-2006 Milwaukee Admirals 111 32 28 60
2012-2014 Detroit Red Wings 54 3 6 9
2013-2014 G. Rapids Griffins 55 6 13 19
2014-2016 New Jersey Devils 68 10 5 15
2016- Chicago Blackhawks 0 0 0 0
Nazionale
2002-2003 Canada (bandiera) Canada U-20 6 2 1 3
NHL Draft
2001 Nashville Predators 98a scelta ass.
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionato mondiale U20 0 1 0

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0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 26 giugno 2015

Jordin John Kudluk Tootoo (inuktitut ᔪᐊᑕᓐ ᔮᓐ ᑲᑦᓗᒃ ᑐᑐ Juatan Jaan Katluk Tutu; Churchill, 2 febbraio 1983) è un hockeista su ghiaccio canadese, gioca come attaccante nella National Hockey League. È il primo giocatore della storia di etnia inuit a giocare in NHL[1].

Carriera

Tootoo in azione nel 2010

Tootoo iniziò a giocare ad hockey su ghiaccio a Spruce Grove, nella provincia dell'Alberta. I Brandon Wheat Kings lo selezionarono al terzo giro del draft della WHL del 1998. Tootoo giocò per i Wheat Kings nella Western Hockey League (WHL) dal 1999 fino al 2003. Nel 2001 fu invece scelto nell'NHL Entry Draft del 2001 in novantottesima posizione, sesta scelta dei Nashville Predators. Divenne il primo giocatore di discendenza Inuit a disputare un incontro di stagione regolare in NHL in occasione del turno inaugurale contro gli Anaheim Ducks il 9 ottobre 2003. Fu sempre la prima persona Inuit ad essere mai stata selezionata da qualsiasi formazione della NHL. Tootoo scelse di giocare con la maglia numero '22', formando un gioco di parole con il suo cognome ("two"-"two", in inglese 2-2).[1]

Tootoo segnò il suo primo punto fornendo un assist vincente a Dan Hamhuis nella partita contro i St. Louis Blues il 16 ottobre 2003, mentre il suo primo gol arrivò contro gli Atlanta Thrashers una settimana dopo, il 23 ottobre. Tootoo riuscì ad ottenere due Gordie Howe hat tricks il 10 gennaio 2004 e l'8 dicembre 2007, ovvero riuscire nella stessa partita a segnare, fornire un assist ed essere puniti con una penalità maggiore per rissa.

Trascorse la stagione 2005–06 fra i Nashville Predators ed i loro affiliati in American Hockey League, i Milwaukee Admirals, gli stessi con cui giocò la stagione precedente a causa del lockout in NHL. Il 21 luglio 2006 fu reinserito nella rosa dei Predators con un contratto di due anni. Il 31 gennaio 2008 ed il 5 febbraio 2010 rinnovò sempre per una durata di due anni il proprio contratto.[2]

Il 19 marzo 2007 Tootoo fu sospeso dalla NHL per cinque partite, infatti il 17 marzo colpì il difensore Stéphane Robidas dei Dallas Stars con il suo guanto. Robidas soffrì di una commozione cerebrale e rimase incosciente. La NHL comminò la sospensione per cinque partite senza alcuna multa, tuttavia fu alzata contro Tootoo l'accusa di gioco "sporco". L'accusa riemerse in occasione dell'incidente occorso l'11 ottobre 2007, quando Tootoo colpì con la spalla la testa di Daniel Winnik, giocatore dei Phoenix Coyotes.[3]

Tootoo segnò il suo primo gol nei playoff il 10 aprile 2008, contro i Detroit Red Wings nel secondo periodo di Gara 1 dei quarti di finale di Conference dei playoff 2008, gara conclusasi con una sconfitta per 3-1. Il 1º luglio 2012 fu ceduto dai Predators ai Detroit Red Wings con un contratto triennale.[4]

Biografia

Il fratello maggiore di Jordin Tootoo, Terence, anch'egli hockeista, giocò per i Roanoke Express della ECHL nella stagione 2001-2002. Tuttavia nell'agosto di quell'anno Terence si suicidò all'età di 22 anni dopo un arresto per guida in stato di ubriachezza.[5]

Il terzo nome di Tootoo, Kudluk, in inuktitut significa "tuono".[6] La madre di Jordin Rose è di origini ucraine, mentre il padre Barney è un inuk proveniente dalla provincia del Nunavut.[7]

Sebbene sia nato in Manitoba, Tootoo crebbe nell'insediamento di Rankin Inlet, in Nunavut, dove suo padre gli insegnò a pattinare e a giocare ad hockey. Crescendo a Rankin Inlet Tootoo imparò il tipico stile di vita degli Inuit, comprese le attività della caccia e del campeggio.[1]

Essendo uno degli inuk più celebri,[1] il primo a giocare in National Hockey League, divenne un modello per i giovani del Nunavut.[8]

Il 27 dicembre 2010 Tootoo entrò di propria volontà nel programma di riabilitazione NHL/NHLPA's Substance Abuse and Behavioral Health Program per ricevere cure contro l'abuso di alcolici.[9] Dopo essere uscito con successo dal programma ritornò a giocare disputando i playoff della Stanley Cup del 2011.

Note

  1. ^ a b c d (EN) Number 22 is number one with Nunavummiut, su nunatsiaqonline.ca, 6 giugno 2003. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  2. ^ (EN) Tootoo Re-Signs With Preds, su predators.nhl.com, 5 febbraio 2010. URL consultato il 18 luglio 2011.
  3. ^ (EN) Head-hunter pays the price, su tsn.ca, 12 febbraio 2010. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2007).
  4. ^ (EN) New Wings: Gustavsson, Samuelsson, Brunner, Tootoo, su nhl.com, 1º luglio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  5. ^ (EN) Rankin Inlet hockey player found dead in Manitoba, su nunatsiaqonline.ca, 6 settembre 2002. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  6. ^ (EN) kalluk [collegamento interrotto], su livingdictionary.com, Asuilaak Living Dictionary. URL consultato il 17 luglio 2011.
  7. ^ (EN) Hockey; It's a Long Way Down to Nashville, su query.nytimes.com, New York Times, 15 novembre 2003. URL consultato il 18 luglio 2011.
  8. ^ (EN) Profile: Who is Jordin Tootoo?, su cbc.ca, CBC News Online, 17 novembre 2005. URL consultato il 18 luglio 2011.
  9. ^ (EN) Tootoo enters NHL/NHLPA Substance Abuse and Behavioral Health Program, su NHL.com, 27 dicembre 2010. URL consultato il 18 luglio 2011.

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Collegamenti esterni

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