Jean-Pierre Grallet
Jean-Pierre Grallet (Rozelieures, 20 maggio 1941) è un arcivescovo cattolico francese, dal 18 febbraio 2017 arcivescovo emerito di Strasburgo. BiografiaJean-Pierre Grallet è nato a Rozelieures il 20 maggio 1941 da Jean Grallet, un agricoltore, e Jeanne Guyon.[1] Formazione e ministero sacerdotaleHa compiuto gli studi secondari a Saint-Joseph d'Épinal e nel seminario minore di Nancy.[1] Ha quindi proseguito la sua formazione presso il seminario maggiore di Nancy e poi nello scolasticato francescano di Orsay.[1] Ha conseguito una laurea in teologia e una seconda laurea in storia presso l'Università di Besançon.[1] Il 17 settembre 1965 ha emesso la prima professione nell'Ordine dei frati minori.[1] In seguito e fino al 1969 ha prestato servizio come catechista tra i bambini portatori di handicap a Orsay.[1] Il 15 settembre 1968 ha pronunciato la professione solenne a Épinal e il 28 giugno dell'anno successivo è stato ordinato presbitero.[1] Dal 1969 al 1972 è stato educatore e cappellano del Collegio "Sant'Antonio" di Phalsbourg.[1] Nel 1972 è stato trasferito a Besançon. Lì è stato incaricato della pastorale scolastica e dei pellegrinaggi dal 1972 al 1974; custode dal 1973 al 1985; cappellano del liceo classico "Palante" di Besançon dal 1974 al 1977; assistente spirituale della Fraternità francescana secolare dal 1974 al 1985; formatore degli ascoltatori di "SOS Amitié" dal 1975 al 1985; definitore provinciale dal 1976 al 1085; capo della cappellania universitaria di Besançon dal 1977 al 1985; insegnante di storia della Chiesa presso il seminario maggiore di Digione dal 1980 al 1986; membro dell'Amicizia Giudaico-Cristiana dal 1980 al 1985; membro del gruppo ecumenico "pastori-sacerdoti" della Borgogna-Franca Contea dal 1980 al 1985 e membro del consiglio pastorale diocesano dal 1980 al 1985.[1] Nel 1985 è stato inviato a Strasburgo per assumere gli incarichi di cappellano universitario del Centro Bernanos e maestro dei professi temporanei. Dal 1985 al 1988 è stato anche vicario provinciale.[1] Dal 1988 al 1996 è stato ministro provinciale e capo della cappellania universitaria di Metz.[1] Nel 1996 è tornato a Strasburgo. Ha preso alloggio in un ostello per studenti ed è stato di nuovo vicario provinciale dal 1996 al 1999; cappellano della Gioventù Cristiana Indipendente dal 1997 al 2004; cappellano di Pax Christi dal 1998 al 2004; superiore del convento francescano di Strasburgo nel 1999 e responsabile della formazione permanente dei frati francescani dal 2002 al 2004.[1] È stato anche visitatore generale francescano in Canada nel 1984, per la provincia di Lione e in Marocco nel 1987, in Ruanda e Madagascar nel 1997 e nella provincia francescana di Togo-Benin-Costa d'Avorio nel 2001.[1] Ministero episcopaleIl 27 settembre 2004 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Strasburgo e titolare di Dardano.[1][2] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 21 aprile successivo dall'arcivescovo di Strasburgo Joseph Pierre Aimé Marie Doré, co-consacranti il vescovo ausiliare della stessa arcidiocesi Christian George Nicolas Kratz e l'arcivescovo-vescovo emerito di Perpignano-Elne Jean-Berchmans-Marcel-Yves-Marie-Bernard Chabbert. Ha prestato servizio come incaricato della diaconia della carità nell'arcidiocesi di Strasburgo e nella regione di Colmar dove è stato anche vicario episcopale.[1] Il 21 aprile 2007 papa Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo di Strasburgo.[1][3] Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 13 maggio successivo con una cerimonia nella cattedrale di Strasburgo.[1] Nel novembre del 2012 ha compiuto la visita ad limina. Il 18 febbraio 2017 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.[1][4] In seguito si è ritirato nel santuario di Nostra Signora a Bonne-Fontaine nella Mosella. In seno alla Conferenza episcopale di Francia è stato membro del consiglio permanente, presidente del consiglio per la giustizia e la pace, membro del consiglio per la famiglia e le questioni sociali, rappresentante presso la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE) e membro del gruppo di lavoro "ecologia e ambiente" guidato da monsignor Marc Stenger dal novembre del 2009.[1] Prese di posizioneDialogo ecumenico con l'ortodossiaIl 1º ottobre 2007 ha accolto a Strasburgo Alessio II, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, alle soglie della sua storica visita fuori dalla Russia. Nell'occasione ha sottolineato l'importanza del dialogo bilaterale tra Chiese sorelle.[5] Dialogo con l'IslamIn occasione dei 25 anni del Gruppo di amicizia islamo-cristiano, il 21 settembre 2007 si è recato alla moschea di Strasburgo per la fine del digiuno. Ha spiegato che il digiuno ha un significato anche per i cristiani in quanto permette di sentire "una solidarietà con i più poveri", di "svuotarsi per desiderare Dio" e, infine, di "privarsi per condividere".[6] Caso di scomunica in BrasileDopo le polemiche suscitate dalla scomunica irrogata dall'arcivescovo di Olinda e Recife José Cardoso Sobrinho contro i medici che avevano praticato un aborto su una bambina rimasta incinta a nove anni dopo uno stupro,[7] monsignor Grallet ha detto che la bambina era troppo "poco presente nelle discussioni".[8] Genealogia episcopale e successione apostolicaLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Onorificenze— 5 gennaio 2011[9]
Note
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