Nato nell’attuale Polonia, a Zabrze, ha passato l’infanzia insieme ai nonni tra i minatori e a 13 anni ha imparato il mestiere di fabbro. Dopo la Seconda guerra mondiale, si è trasferito nel 1953 a Monaco, in Baviera, terra di origine dei suoi genitori, dove ha iniziato a disegnare tessuti: qui si è anche iscritto all’Accademia di Belle Arti, finendo però per abbandonare gli studi dopo qualche anno. In seguito si è dedicato all’illustrazione, lavorando come artista freelance.
Ha pubblicato il suo primo libro per bambini nel 1960 con l’amico George Lentz, che l'ha convinto anche ad assumere lo pseudonimo Janosch. Nei dieci anni seguenti ha stampato molti altri libri per bambini con svariate case editrici.
Ha pubblicato anche libri per adulti, nei quali ha anche raccontato la sua infanzia trascorsa con un padre violento e una madre devota, esplorando i temi dell’amicizia, dei rapporti familiari e della ricerca del senso della vita.[1]
Tra i suoi personaggi più famosi creati per i bambini c’è la Tigranatra (orig. Tigerente)[2], apparsa per la prima volta in Oh, wie schön ist Panama (Oh, com’è bella Panama!, Kalandraka) e diventata un personaggio secondario fisso delle storie di Piccolo Tigre e Piccolo Orso.
La Tigranatra è un giocattolo di legno: un’anatra a strisce gialle e nere che vari personaggi trascinano qua e là sulle sue ruote. Non pronuncia mai nemmeno una frase, ma è comunque diventata il personaggio più famoso dei libri di Janosch, apparendo anche su diversi prodotti fra cui poster, cartoline, bottoni, tazze, calzini, ombrelli e mobili per bambini, e ha inoltre dato il nome al programma tedesco per bambini Tigerenten, di cui è la mascotte.
Nel 1980, dopo aver pubblicato più di 100 libri, tradotti in quasi trenta Paesi, ha lasciato la Germania e si è trasferito a Tenerife, dove vive tuttora.[3]
«Neben seinen Kinderbüchern hat Janosch zahlreiche Romane und Theaterstücke für Erwachsene verfasst, in denen er sich mit Themen wie Religion, der Frage nach dem Sinn des Lebens und wahrer Lebenskunst beschäftigt.»