Successivamente, all'età di quindici anni, ballò diretta da Serge Lifar, invece nel 1941 si esibì in numerosi spettacoli con Roland Petit.[1][3]
Nel 1946, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Charrat venne scritturata dal Nouveau Ballet de Montecarlo, dopo aver riscosso un grande successo come coreografa (1945) nel Jeu de cartes di Igor Stravinskij,[1][3]per i Ballets des Champs-Èlysées.[2]
Nel 1948 collaborò con i Ballets de Paris di Roland Petit e, infine, nel 1951 formò una propria compagnia, Les Ballets de Janine Charrat, che realizzò lunghe tournée in Europa,[3] ottenendo grandi successi con la compagnia,[1] che fu ribattezzata nel 1953Le Ballet de France.[2]
Tra le altre sue realizzazioni, si può ricordare, nel 1956, l'allestimento dei Sette peccati capitali, con musiche di Antonio Verretti e, fra i solisti, Tamara Tumanova.[1]
Con il passare degli anni si caratterizzò per la tendenza a balletti più spettacolari, tra i quali si possono menzionare soprattutto Les collectionneurs (1972) e Signe 7 (1974).[3]
Successivamente si è impegnata soprattutto nell'insegnamento.[3]
Nel 1980 ricevette l'incarico di direttrice per la danza del Centro Pompidou a Parigi.[2]