Jan BorremanJan Borreman, oppure Borman o Borremans (XV secolo – XVI secolo), è stato uno scultore fiammingo; le sue opere si caratterizzarono per uno stile tardo gotico e si diffusero non solamente nei Paesi Bassi, ma anche, nell'Europa settentrionale. BiografiaBorreman nel 1479 divenne cittadino di Bruxelles, oltre che membro della corporazione Steenbickeleren, che riuniva scalpellini, muratori, scultori e operai dell'ardesia. Risultò attivò in Belgio, in Germania e in Svezia.[1][2] I suoi lavori furono soprattutto opere in legno dipinto, realizzate con gusto tipicamente fiammingo.[1] Borreman lavorò prevalentemente su ordinazione aiutato, talvolta, da Jan Petercels.[3] La cooperazione con Petercels è documentata nel 1510, quando la Confraternita del Santissimo Sacramento di Turnhout commissionò ai due artisti di realizzare una pala d'altare sul tema dell'Ultima Cena.[4] Tra le sue opere principali si possono menzionare il San Giovanni Evangelista per la chiesa di San Giacomo a Lovanio (1491); l'altare con il Martirio di san Giorgio (1493), attualmente nel Museo di Antichità di Bruxelles, ritenuta la sua opera più significativa;[2] la Crocefissione per la chiesa di San Sulpizio a Diest (1494); un altare nella chiesa di Santa Maria a Lubecca (1518) e le Storie della Passione per l'altare della parrocchiale di Güstrow (1522).[1][2][5] Il Martirio di san Giorgio, opera firmata e contenente segni distintivi della città di Bruxelles, si distingue per la non policromia; raffigura le numerose torture subìte da san Giorgio, nonché la sua decapitazione.[6] Borreman scolpì il Martirio di san Giorgio con tanto realismo e con una originalità stilistica evidenziata dalla disposizione spaziale e concentrica delle figure attorno al personaggio principale, esprimendo elementi rinascimentale, anche se il suo insieme è ancora di stile tardogotico.[6] Un'altra opera importante di Borreman fu la tomba tardogotica della duchessa Maria di Borgogna, moglie di Massimiliano I d'Asburgo, attualmente situata nel coro della chiesa di Nostra Signora di Bruges, realizzata intorno al 1495-1502. La tomba è il frutto della collaborazione tra diversi artigiani: il modello in legno fu creato da Jan Borreman, che venne aiutato da un gruppo di artisti, tra i quali il produttore di oggetti di rame di Bruxelles, Renier van Thienen e l'orafo di Bruxelles Pieter de Beckere.[7] Il monumento funebre è un capolavoro di naturalismo, in particolare per l'espressione facciale e la raffigurazione della figura sdraiata. I due lati laterali del sarcofago sono decorati con alberi genealogici, realizzati in rame, la cui flessibile simmetria dei rami dispiegati circonda ornati scudi di smalto, sostenuti dagli angeli.[7] L'elemento religioso principale è costituito dalle figure dei quattro evangelisti in costume medievale. Opere principali
Note
Bibliografia
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