Jabberwocky
Jabberwocky è una poesia nonsense scritta da Lewis Carroll e pubblicata nel 1871 nel romanzo Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Il testo originale
GlossarioLa maggior parte delle parole presenti nel poemetto sono naturalmente un'invenzione di Carroll e molte rientrano nella categoria delle parole-macedonia. Carroll non si limitò ad utilizzarle solo in questo poemetto, ma ne fece largo uso (ampliandone anche il significato) anche in La caccia allo Snark. In un capitolo successivo di Dietro lo specchio, Humpty Dumpty spiega ad Alice il significato della prima strofa, tuttavia Carroll (in alcune sue lettere e prefazioni) ne diede versioni leggermente differenti, e cercò di spiegare l'origine di quante più parole possibili.
Molte parole sono ormai entrate nell'inglese comune e la stessa parola Jabberwocky è diventata per antonomasia, sinonimo di nonsense. L'origine e la strutturaLa prima strofa del poema apparve la prima volta in Mischmasch, un periodico scritto ed illustrato da Carroll. Il titolo originale era "Strofa di un poema Anglo-Sassone". Roger Lancelyn Green nel Manuale di Lewis Carroll (1962) avanza l'ipotesi che il resto del poemetto sia stato ispirato da un'antica ballata tedesca, Der Hirt des Riesengebürgs, in cui un giovane pastorello sconfigge un mostruoso Grifone, tradotta in inglese da Menella Bute Smedley (parente di Carroll) nel 1846 col titolo di The Shepherd of the Giant Mountains, trent'anni prima dell'uscita di Dietro lo specchio. Il poema risulta particolarmente interessante poiché, nonostante contenga molte parole inventate, la struttura è perfettamente in linea con le classiche liriche inglesi. La struttura del verso è accurata (altro aspetto arduo da tradurre in altre lingue), le forme poetiche sono rispettate (quartine, versi, rime, metro giambico) e la storia è in qualche modo comprensibile. Come la stessa Alice pensa "In qualche modo sembra riempire la mia testa di idee - solo non so esattamente quali siano!" La struttura assai complessa (in origine la scrittura è persino speculare, leonardesca) è semplificata direttamente da Humpty Dumpty, personaggio a cui persino Alice ricorre per capire: le rivela che alla base nelle parole apparentemente nonsense si cela un linguaggio cifrato matematico, all'interno del quale le sillabe corrispondono a numeri o segni algebrici. Ricordiamo che il reverendo Lewis Carroll, oltre che letterato, era appassionato di matematica. Le traduzioniN.B.: per motivi di copyright, qui si riporta solo la prima strofa di ogni traduzione. Il "Jabberwocky" è diventato famoso in tutto il mondo ed è stato tradotto in moltissime lingue come spagnolo, tedesco, francese, italiano, ceco, russo, latino, greco ed anche esperanto. In francese, tradotto da Frank L. Warrin: Le Jaseroque
in tedesco, tradotto da Robert Scott: Der Jammerwock
La traduzione italiana di Tomaso Kemeny del 1967: Jabberwock
La traduzione italiana di Milli Graffi del 1975[1] recita: Il Ciciarampa
La traduzione italiana di Masolino D'Amico del 1978: Ciarlestroniana
La traduzione italiana del 1978 di Roberta Rambelli con la collaborazione del grande traduttore Riccardo Valla solo della prima strofa, inclusa nel racconto fantascientifico Mimsy were the borogoves di Lewis Padgett nell'antologia "Sonde nel futuro": Eran mestrizzi i borogovi
La traduzione italiana del 1981 di Antonio Bellomi solo della prima strofa, anch'essa inclusa nel racconto fantascientifico Mimsy were the borogoves di Lewis Padgett da cui è stato tratto il film Mimzy - Il segreto dell'universo: Eran birbizzi i borogovi
La traduzione italiana di Adriana Valori-Piperno, nell'edizione integrale di Newton Compton: Il Tartaglione
La traduzione italiana di Masolino d'Amico in Alice, introd. e note di M. Gardner, più simile a quella di Antonio Bellomi: Il Ciarlestrone
La traduzione di Bruno Garofalo compare nella traduzione italiana di Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante: Il mascellodonte
Un'altra traduzione, questa volta di Silvio Spaventa Filippi, è: Il Giabervocco
Ancora un'altra traduzione, ad opera di Guido Almansi, inizia così: Il Lanciavicchio
Non mancano, comunque, traduzioni recenti, come quella dello scrittore genovese Michele Beccherini: Il Brillalovo
Nel film Disney Alice nel paese delle meraviglie, lo Stregatto canta ripetutamente i primi quattro versi. L'adattatore italiano Roberto De Leonardis li ha tradotti (molto liberamente, dato il nonsenso delle parole originali) in due modi:
Questo olimon inventato da De Leonardis è basato sulla luna che mentre sorge ricorda una fettina di limone appoggiata a metà sull'orizzonte. Nella cultura di massaIl successo riscosso dalla poesia ha fatto in modo che alcuni dei suoi soggetti venissero ripresi non solo in opere ispirate direttamente alla poesia o al romanzo in cui è contenuta, ma anche al di fuori di essi. Ciò è vero in particolare per il Jabberwock stesso che, oltre ad essere un avversario principale nei film Jabberwocky (1977) e Alice in Wonderland (2010) e nel videogioco American McGee's Alice, appare anche in giochi quali Warhammer Fantasy Battle e Final Fantasy XIII, così come la spada vorpal, anch'essa presente in svariate ambientazioni fantasy. Note
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