Italiani, brava gente (film 1964)

Italiani, brava gente
Raffaele Pisu e Riccardo Cucciolla in una scena del film
Paese di produzioneItalia, Unione Sovietica
Anno1964
Durata146 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, guerra
RegiaGiuseppe De Santis
SoggettoEnnio De Concini e Giuseppe De Santis
SceneggiaturaSergej Smirnov, Ennio De Concini, Giuseppe De Santis, Augusto Frassineti e Giandomenico Giagni
ProduttoreLionello Santi
Casa di produzioneMosfil'm, Galatea S.p.A.
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaAntonio Secchi
MontaggioKlavdija Moskvina e Mario Serandrei
MusicheArmando Trovajoli
ScenografiaErmanno Manco
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Italiani, brava gente[1] è un film di guerra del 1964 diretto da Giuseppe De Santis, ambientato durante la campagna italiana di Russia.

Trama

Seconda guerra mondiale, luglio 1941, un reggimento italiano comandato dal colonnello Sermonti viene inviato in Unione Sovietica, inquadrato nel CSIR in appoggio alle forze tedesche durante l'attacco sul fronte orientale. L'entusiasmo e l'allegria dei soldati italiani si scontreranno ben presto con una realtà molto diversa da quella sperata: gli enormi spazi, le difficili condizioni climatiche, l'ostilità della popolazione, i maltrattamenti inflitti dai tedeschi ai prigionieri, l'asprezza dei primi combattimenti, la tattica della terra bruciata, i difficili rapporti con l'alleato ed il blocco dell'offensiva di fronte a Mosca inizieranno a minarne lentamente lo spirito.

Il morale delle truppe crollerà definitivamente dopo che, l'anno successivo, il CSIR - diventato parte dell'8ª Armata italiana - viene inviato in appoggio alle forze tedesche del Gruppo d'armate B e del Gruppo d'armate Don, durante la seconda offensiva estiva, allorquando i sovietici sferrano la controffensiva, costringendo il contingente italiano dapprima a schierarsi sulla difensiva sulla sponda del Don e successivamente alla ritirata.

La voce narrante del colonnello e di Giuseppe Sanna, un muratore idealista di Cerignola (FG), accompagnano le vicende di un gruppo di militari: Loris, un contadino romagnolo che, a causa della sua ingenuità, sarà il primo a morire, seguendo una ragazza russa in un campo di girasoli; Collodi, un tipografo toscano che troverà la morte a causa del gesto sconsiderato di un commilitone; Calò, un siciliano che, insieme al colonnello, sarà fatto prigioniero dai sovietici; il maggiore Ferri, un fascista imboscato e falso mutilato che sarà ucciso dagli stessi soldati italiani durante la ritirata ed infine Libero, un idraulico romano, che, dopo la morte di Giuseppe, abbandonerà la colonna, tentando di tornare indietro da solo, morendo di stenti nella tormenta.

Produzione

Note

  1. ^ Italiani, brava gente (PDF), su italiataglia.it, 7 agosto 1964. URL consultato il 29 agosto 2023.

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