Nacque in Ohio nel 1912, più giovane di cinque fratelli[3], all'età di 10 anni si trasferì con la famiglia a Los Angeles in California[4]. Studiò presso la Eastman School of Music di Rochester nello Stato di New York, una volta diplomata iniziò a lavorare in teatro[4]. Fece il suo debutto nel dicembre 1935 interpretando il ruolo di Margot nel musicalIl canto del deserto (The Desert Song) messo in scena all'Eastman Theatre di Rochester[5].
Iniziò a lavorare per il cinema quando venne messa sotto contratto dalla Republic Pictures e cambiò il suo nome in Hope Manning[4]. Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1936 nel film westernThe Old Corral dove recitò accanto a Gene Autry[6]. Con la Republic girò poi anche altre due pellicole.
La fama acquisita a teatro le valse l'interesse della Warner Bros. che la mise sotto contratto e cambiò il suo nome da Hope ad Irene[4]. La sua nuova casa di produzione le affidò subito dei ruoli importanti e nel 1942 uscirono ben tre film con la sua partecipazione: interpretò il ruolo di protagonista femminile nel gangster movieIl terrore di Chicago (The Big Shot) al fianco di Humphrey Bogart e nel film di spionaggioSpy Ship con Craig Stevens. Nello stesso anno interpretò il ruolo più celebre della sua carriera cinematografica ovvero quello di Fay Templeton nel film musicaleRibalta di gloria (Yankee Doodle Dandy)[9], famosa attrice di musical scomparsa da pochi anni, dove cantò alcune delle canzoni principali. L'anno successivo le venne affidato una parte nel film Il canto del deserto, basato sull'omonima operetta con la quale la Manning aveva esordito a teatro[10].
Durante la Seconda Guerra Mondiale si esibì assieme ad altre star di Hollywood in diverse basi aeree e ospedali militari inglesi per intrattenere le truppe americane impegnate nel conflitto[11]. Durante questo periodo incise anche alcune canzoni in lingua tedesca con l'orchestra di Glenn Miller che vennero poi utilizzate durante le trasmissioni di propaganda[3].
La sua ultima interpretazione cinematografica risale al 1945 quando comparve nel film inglese I Live in Grosvenor Square, in realtà non si tratta di un vero e proprio ruolo bensì di uno spezzone musicale in cui la Manning canta per i soldati.
Dopo il conflitto abbandonò la carriera cinematografica per tornare a dedicarsi al teatro, in particolare ai musical. Si esibì in diverse rappresentazioni nel Regno Unito e nel 1951 presentò per la BBC un programma intitolato An American in England[3].
Negli anni cinquanta tornò negli Stati Uniti ed apparve in alcuni spettacoli televisivi in cui venivano messe in scena opere teatrali. Concluse la sua carriera nel mondo dello spettacolo esibendosi nei nightclub[3].
(EN) Robert Fyne, The Hollywood Propaganda of World War II, Scarecrow Press, 1997, ISBN 978-0810833104.
(EN) Thomas S. Hischak, Broadway Plays and Musicals: Descriptions and Essential Facts of More Than 14,000 Shows through 2007, McFarland, 2009, ISBN 978-0786453092.
(EN) Barrett McGurn, Yank, The Army Weekly: Reporting The Greatest Generation, FULCRUM Incorporated, 2004, ISBN 978-1555912963.
(EN) James H. North, Andre Kostelanetz on Records and on the Air: A Discography and Radio Log, Rowman & Littlefield, 2011, ISBN 978-0810877320.
(EN) James Robert Parish, Michael R. Pitts, Hollywood Songsters: Garland to O'Connor, Taylor & Francis, 2003, ISBN 978-0415943338.
(EN) John Parker, Who's who in the Theatre, 11ª ed., Pittman, 1952 [1912]. URL consultato il 21 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).