Io, Ibra
Io, Ibra (titolo originale in lingua svedese: Jag är Zlatan Ibrahimović) è il titolo della biografia del calciatore Zlatan Ibrahimović scritta da David Lagercrantz, pubblicata nel 2011 e disponibile in Italia dall'11 novembre dello stesso anno.[1] Il libro si basa su circa 100 ore di interviste realizzate con Ibrahimović a Milano. TramaIo, Ibra è la storia del calciatore conosciuto dai fan di tutto il mondo con il nome di Ibra.[1] Un'infanzia sul lato sbagliato delle strade di Malmö, Svezia, e la sua lotta contro le difficoltà; l'autore racconta dei suoi club, degli scandali e di altre star come Ronaldo, Ronaldinho, Patrick Vieira, Lionel Messi e David Trezeguet. Cresciuto nel ghetto di Rosengård assieme ad altri figli di immigrati, ammette di aver rubato biciclette per gli spostamenti casa-allenamento. Con le sue parole, Ibra racconta dei tempi delle giovanili con il Malmö FF, e dei “figli di papà” della parte più ricca della città che hanno provato a cacciarlo dalla squadra perché troppo piccolo.[2] A casa la situazione è altrettanto difficile: la madre Jurka, di origini croate, fa la donna delle pulizie e lavora anche quattordici ore al giorno per sfamare Zlatan, sua sorella Sanela, e i fratelli Sapko e Aleksandar; il padre Šefik, bosniaco, fa il muratore e l'addetto alla manutenzione di condomini. Per andare lontano serve un procuratore: ecco che spunta Mino Raiola, che per Ibra diventa «il meraviglioso ciccione idiota».[3] L'altro personaggio importante è Helena, la moglie manager, undici anni più di lui, conosciuta mentre litigavano per un parcheggio e che da allora chiama scherzosamente «miss evil super sexy bitch deluxe».[4] Ci sono poi i conflitti all'Ajax, il passaggio alla Juventus, i suoi successi in Italia, le lacrime di Moggi e lo scandalo che quasi ha rovinato la sua carriera. Zlatan parla delle sue vittorie con l'Inter, di Mourinho e dei suoi gol più famosi, della compagna Helena, dei figli e della sua vita fuori dal campo di pallone. Per la prima volta racconta tutta la verità su cosa sia veramente successo tra lui e Pep Guardiola, l'allenatore del Barcellona. AccoglienzaIl libro suscitò polemiche già prima della sua uscita, a causa di alcune anticipazioni riguardanti il rapporto tra il centravanti ed alcuni compagni di squadra e allenatori, oltre che su Calciopoli.[5][6][7] Il libro vendette, a Natale 2011, mezzo milione di copie in Svezia e 200 000 in Italia, diventando un grande successo.[8] Sempre in Svezia, il numero di prenotazioni dell'autobiografia superò quello dell'ultimo libro della saga di Harry Potter.[9] Lagercrantz annunciò anche la possibilità di trarne un film.[10] La biografia è stata nominata nell'elenco del Premio August nel 2012[11] (vinto poi da Ingrid Carlberg).[12] Dal libro è stata creata un'applicazione disponibile per iPad (al momento solo in lingua inglese).[13][14] Edizioni
Note
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