Insurrezione di al-Qaida in Yemen
L'insurrezione di al-Qaeda in Yemen è un lungo conflitto di guerriglia iniziato nello Yemen a partire dal 1998: le cellule dell'organizzazione di al-Qāʿida nella Penisola Arabica presenti nello Yemen diedero avvio a un conflitto armato volto a destabilizzare il governo yemenita, spalleggiato nella sua lotta da Stati Uniti d'America, Arabia Saudita e altri. L'insurrezione è spesso classificata come un sub-conflitto all'interno della guerra globale al terrorismo islamista e, dal 2015, si è fusa con i più vasti eventi della guerra civile dello Yemen. Storia del conflittoLa storia operativa di Al-Qaeda in Yemen risale ai tempi del conflitto sovietico-afghano, Osama bin Laden reclutava infatti la maggior parte delle truppe nei pressi della zona nord dello Yemen.[2] Dopo la fine del conflitto, Bin Laden offrì il suo aiuto per abbattere il governo comunista del Sud, ma Turki bin Faysal Al Sa'ud rifiutò il suo aiuto.[3] Dopo che l'Arabia Saudita e gli Stati Uniti d'America accettarono un accordo per l'unificazione dello Yemen in cui i leader del Partito Socialista Yemenita avrebbero governato, Al-Qaeda iniziò a uccidere i massimi esponenti del partito socialista.[3] Negli anni '90 i veterani della guerra sovietico-afghana formarono l'Esercito Islamico di Aden-Abyan, alleandosi con Al-Qaeda.[4] Con l'inizio della guerra civile, i combattimenti e gli attentati si sono intensificati raggiungendo alti livelli di violenza.[5][6][7] Note
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