Inno nazionale del Brasile
L'inno nazionale del Brasile (in portoghese Hino Nacional Brasileiro) fu composto da Francisco Manuel da Silva probabilmente nel 1831, ma alcuni ritengono che la musica fosse stata scritta nel 1822 o 1823 per celebrare l'indipendenza del Brasile dal Portogallo.[3] Il testo fu scritto nel 1909 da Joaquim Osório Duque-Estrada. StoriaCome primo inno nazionale fu adottata la composizione, oggi nota come Hino da Independência, composta dal primo imperatore brasiliano Pedro I. Proprio per questo motivo, tale melodia fu fortemente associata alla persona del sovrano e, quando l'imperatore abdicò nel 1831, perse talmente la popolarità da essere abolita quale inno nazionale. Nello stesso periodo, invece, la marcia di Da Silva accrebbe notevolmente di popolarità nel Paese, venendo popolarmente cantata con parole celebranti la fine del regno di Pedro I. Dieci anni dopo, nel periodo dell'incoronazione del secondo imperatore Pedro II (18 luglio 1841), le parole con cui veniva cantata la composizione di Da Silva furono modificate. La melodia aveva ormai raggiunto un elevato livello di popolarità, tanto che comunemente veniva considerata l'inno nazionale (per quanto, ufficialmente, a partire dall'abdicazione di Pedro I un inno nazionale non era mai stato riadottato). Con la proclamazione della repubblica nel 1889, il nuovo governo brasiliano decise di adottare ufficialmente un inno, indicendo a tal proposito un concorso. La gara fu vinta dal compositore Leopoldo Miguez, ma la melodia di Da Silva era ormai amatissima dai brasiliani, tanto che si registrarono persino manifestazioni popolari di protesta contro l'adozione di un'altra musica come inno. Alla fine, il presidente della Repubblica Deodoro da Fonseca dovette accontentare le richieste popolari, ufficializzando la musica di Da Silva come inno nazionale. Miguez dovette, invece, accontentarsi di vedere la propria composizione proclamata quale Hino da Proclamação da República ("inno della proclamazione della Repubblica"). Nessun testo ufficiale fu, invece, adottato nel 1889. Solo nel 1922, in occasione delle celebrazioni per il centenario dell'indipendenza, furono adottate le parole scritte nel 1909 dal giornalista Joaquim Osório Duque Estrada. Ascendenze musicaliPer stile, la musica è simile a quella del coevo stile italiano di inizio Ottocento, avvicinandosi specialmente allo stile di Gioacchino Rossini ed, in special modo, alla sonata N°1 di Niccolò Paganini. Tuttavia il tema è incredibilmente simile all'aria del tenore ripresa nella successiva marcia dell'opera Don Sanche composta dal giovane Franz Liszt a Parigi nel 1822 e finita in un fiasco, il che fa pensare che Da Silva con minime modifiche la riadattò per l'inno. (P. Petronio, Gli inni nazionali del mondo, 2015, Zecchini editore, p. 396) Testo e traduzione
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