Incidente aereo del Learjet 45 di Città del Messico
Il 4 novembre 2008, un aereo della Segreteria dell'Interno messicana precipitò nel centro di Città del Messico intorno alle 18:45 ora locale. Il velivolo, un Learjet 45, trasportava il Ministro dell'Interno messicano Juan Camilo Mouriño.[1] L'aereo si schiantò nel traffico dell'ora di punta vicino all'incrocio tra Paseo de la Reforma e l'Anillo Periférico, nel quartiere degli affari di Las Lomas. Durante il suo avvicinamento all'aeroporto Internazionale di Città del Messico, l'aereo aveva seguito un Boeing 767 troppo da vicino e aveva incontrato una turbolenza di scia che lo aveva fatto capovolgere in una posizione a muso in giù. I piloti riuscirono a ridurre l'angolo di discesa, ma a causa dell'eccessiva velocità e dell'altitudine insufficiente, non riuscirono a riprendere il controllo dell'aereo. L'aereo si schiantò contro un edificio, esplodendo nell'impatto e uccidendo 16 persone.[2] L'incidenteIl Learjet partì da San Luis Potosí (SLP) alle 18:04 su un volo per Città del Messico. A bordo c'erano il ministro dell'interno messicano Juan Camilo Mourino, il vice procuratore generale José Luis Santiago Vasconcelos e Miguel Monterrubio Cubas, direttore della comunicazione sociale.[3] Il volo, per la maggior parte della sua durata, si presentò tranquillo. Alle 18:40 ora locale, il controllo del traffico aereo autorizzò i piloti ad eseguire un avvicinamento ILS alla pista 05R e di diminuire la velocità a 220 nodi (410 km/h). Il Learjet era preceduto da un Boeing 767-300 della Mexicana (volo 1692 da Buenos Aires), cui era stato ordinato di mantenere la propria velocità a 160 nodi (300 km/h), per restare debitamente distanti dell'aeromobile che seguivano: un Airbus 318. Il Learjet iniziò lentamente, però, ad entrare nella turbolenza di scia prodotta dal Boeing. Turbolenza che risultò fatale: i piloti persero il controllo e l'aereo cadde in una discesa incontrollata. Dopo pochi secondi, l'aereo impattò al crocevia tra le Avenues Mount Pelvoux e Ferrocarril Cuernavaca. Diverse auto andarono distrutte. Tutti e 9 gli occupanti del velivolo morirono insieme ad altre sette persone a terra e altre quaranta rimasero ferite.[2] Le vittimeTutte le 9 persone a bordo e altre 7 a terra furono uccise. Tra i morti c'erano il segretario degli Interni Juan Camilo Mouriño, aiutante del presidente Felipe Calderón, e José Luis Santiago Vasconcelos, ex viceprocuratore generale.[4][5] La risposta del governoDopo l'incidente, il presidente Calderón si rivolse alla nazione in diretta sulla televisione nazionale. Parlò di Mouriño come di uno dei suoi più stretti amici e collaboratori ed espresse le sue condoglianze alla famiglia.[6] Affermò che Mouriño era stato un uomo che aveva sempre lottato per rendere il Messico un paese migliore e aveva garantito alla nazione che si sarebbe svolta un'indagine sulle cause dell'incidente aereo. Calderón incoraggiò gli uomini e le donne messicane a continuare a lottare per un paese migliore.[6] Anche Marcelo Ebrard, Capo del Governo del Distretto Federale, espresse le sue condoglianze alla famiglia di Mouriño, assicurando che il governo di Città del Messico avrebbe rilasciato una dichiarazione alla nazione sulla questione.[7] Ebrard affermò poi che il governo di Città del Messico avrebbe fornito aiuti finanziari a tutti i feriti che avrebbero ricevuto cure mediche, indipendentemente dal fatto che fossero stati ricoverati in ospedali privati o pubblici. Disse anche che le autorità locali avevano consegnato al procuratore generale federale tutte le registrazioni effettuate dalle telecamere di sorveglianza, insieme a tutte le testimonianze raccolte dalla polizia locale.[8] Diverse altre personalità politiche rilasciarono dichiarazioni sull'incidente, tra cui diversi senatori del Partito Rivoluzionario Istituzionale e Germán Martínez, leader del Partito Azione Nazionale al potere.[9][10] Un gruppo di senatori di diversi partiti politici chiese al procuratore generale del Messico di indagare sull'incidente.[11] Le indaginiLe scatole nere del jet furono inviate negli Stati Uniti per essere analizzate. Le informazioni raccolte da 38 minuti di conversazioni in cabina, insieme alle riprese video di una telecamera di sicurezza in cima all'Omega Office Building, fornirono la prova di una dichiarazione ufficiale del governo messicano secondo cui l'incidente era stato il risultato di un errore del pilota. Si era stabilito che il Learjet stava volando troppo vicino a un Boeing 767-300ER operato da Mexicana e di conseguenza aveva subito violente turbolenze di scia causate dal jet più grande. La distanza minima consentita per un aereo più leggero che segue un aereo più pesante è di 5 miglia nautiche (9,3 km); il Learjet era a sole 4,1 miglia nautiche (7,6 km) dietro l'aereo della Mexicana.[12] Le indagini sull'incidente permisero di scoprire diversi problemi relativi all'utilizzo da parte del governo messicano di appaltatori privati come piloti di aerei governativi. Durante le indagini emersero diversi elementi chiave dell’incidente[2]:
Nella cultura di massaL'incidente è stato ripreso nel programma canadese Indagini ad alta quota, nella quattordicesima stagione, all'interno dell'ottavo episodio: Il volo del ministro. Questo è andato in onda, su National Geographic il 17 febbraio 2015, in italiano. Note
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