Volo Hewa Bora Airways 122

Volo Hewa Bora Airways 122
L'aereo coinvolto nell'incidente.
Tipo di eventoIncidente
Data15 aprile 2008
TipoUscita di pista durante il decollo causata da guasto a un motore
LuogoAeroporto Internazionale di Goma
StatoRD del Congo (bandiera) RD del Congo
Coordinate1°40′53″S 29°14′22″E
Tipo di aeromobileDouglas DC-9-51
OperatoreHewa Bora Airways
Numero di registrazione9Q-CHN
PartenzaAeroporto Internazionale di Goma, Goma, Repubblica Democratica del Congo
Scalo intermedioAeroporto di Kisangani-Bangoka, Kisangani, Repubblica Democratica del Congo
DestinazioneAeroporto Internazionale di Kinshasa-N'djili, Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo
Occupanti94
Passeggeri86
Equipaggio8
Vittime3
Feriti40
Sopravvissuti91
Danni all'aeromobileDistrutto
Altri coinvolti
Feriti71
Vittime37
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Repubblica democratica del Congo
Volo Hewa Bora Airways 122
Dati estratti da Aviation Safety Network
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il 15 aprile 2008, il volo Hewa Bora Airways 122, operato da un Douglas DC-9-51, si schiantò in una zona residenziale e di mercato di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, immediatamente a sud dell'aeroporto Internazionale di Goma, dopo non essere riuscito a decollare a causa di un'avaria a uno dei motori.[1][2]

L'aereo

Il velivolo coinvolto era un Douglas DC-9-51, immatricolato 9Q-CHN, con numero di serie 47731 e numero di linea 860. Volò per la prima volta nel luglio del 1977 e venne consegnato alla Eastern Air Lines il mese successivo. Passò poi a Trans World Airlines e a Allegiant Air, prima di essere acquistato da Hewa Bora Airways nel giugno 2005, con immatricolazione 3D-BOA, poi S9-DBH e infine 9Q-CHN.[3] Era equipaggiato con due motori turboventola Pratt & Whitney JT8D-17.[4]

Contesto

La parte orientale della RDC era stata in guerra per decenni, mentre varie fazioni cercavano il controllo delle risorse minerarie. Goma era un centro per il trasporto aereo di cassiterite (minerale di ossido di stagno) dal Nord-Kivu.

L'Unione Europea aveva inserito tutte le compagnie aeree della RDC nell'elenco delle compagnie aeree vietate nell'UE. La HBA aveva ottenuto un'unica deroga per un singolo Boeing 767-266ER numero di coda 9Q-CJD, numero di costruzione 193H-1209, ma anche questo era stato rimosso l'11 aprile 2008. Inoltre, nella RDC erano avvenuti incidenti molto simili nell'ottobre precedente, nella capitale Kinshasa, e nel 1996, in aree residenziali o di mercato. Poiché la RDC aveva pochissime strade percorribili, la maggior parte delle merci veniva trasportata per via aerea e i mercati erano comuni vicino alle piste d'atterraggio.[5]

Hewa Bora Airways operava all'epoca con diversi tipi di aerei, nessuno dei quali moderno.

Goma si trova nella Great African Rift Valley, attiva dal punto di vista vulcanico. Un vulcano, il Nyiragongo, è così vicino che la sua eruzione del gennaio 2002 distrusse l'estremità nord della pista 18/36, lasciando solo 2 chilometri per le operazioni degli aerei.[6] L'aeroporto internazionale di Goma si trova a 5 089 piedi (1 551 m) di altitudine e la temperatura a metà pomeriggio è di circa 22 °C. Questi fattori ridurrebbero il peso massimo al decollo (MTOW) sulla pista di 1 995 metri da 55 tonnellate a meno di 45 tonnellate.[7] Un altro rapporto afferma che solo 1 600-1 800 m della pista erano utilizzabili.[7] Se la più bassa di queste cifre fosse corretta, il MTOW corrispondente si ridurrebbe di altre 3 tonnellate.[8]

L'incidente

L'aereo stava partendo da Goma diretto a Kisangani. Secondo il direttore della RVA, il motore numero uno prese fuoco dopo 300 metri. L'incendio si trasformò in un'avaria al motore non contenuta.[9] L'aereo uscì di pista e si schiantò alle 14:30 ora locale (12:30 UTC), colpendo case, negozi e bancarelle. Il luogo dell'incidente si trovava presso il mercato di Birere, sull'Avenue du 20 Mai, appena oltre l'estremità sud della pista 18.[10]

A bordo del volo c'erano 86 passeggeri e otto membri dell'equipaggio. Tre passeggeri e 37 persone a terra rimasero uccise nell'incidente. Altri 40 passeggeri e 71 persone a terra rimasero feriti.[11][12]

Il vescovo metropolitano greco-ortodosso dell'Africa centrale Ignatios era tra i sopravvissuti dell'incidente.[13] Un altro sopravvissuto non congolese era un ingegnere di Alcatel di nome Selami Mordeniz. Il quarto giorno vennero recuperati altri resti, portando il bilancio a 44 vittime, mentre 13 erano ancora dispersi e 60 erano stati salvati.[14] Un ulteriore ritrovamento, unito a due morti in ospedale, portò il bilancio a 47 al 19 aprile.[15] La clinica Heal Africa curò molti dei feriti. Uno di quelli ancora dispersi dopo 48 ore era un operatore umanitario del gruppo Medici senza frontiere.[16]

Le indagini

L'aeroporto non disponeva di attrezzature antincendio funzionanti.[17] La risposta iniziale all'incidente coinvolse diverse agenzie internazionali presenti a Goma, tra cui diverse organizzazioni delle Nazioni Unite (MONUC, Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari, UNICEF, Organizzazione Mondiale della Sanità) e anche Medici senza frontiere e la Croce Rossa Internazionale.[18] I membri del 6º Battaglione di Fanteria Leggera Sikh dell'Esercito indiano, distaccati sul posto come parte della Brigata Nord Kivu della Missione ONU in Congo (MONUC), entrarono in azione per salvare 6 sopravvissuti e recuperare 18 corpi. Il personale dell'esercito indiano venne coinvolto anche nel controllo iniziale della folla e nell'impedire che l'incendio che si sviluppasse e si diffondesse nelle aree densamente popolate vicine. Entrambi i registratori di volo vennero recuperati.[19]

Un giornale di Kinshasa, Le phare, riferì che gli aeroporti di tutto il Paese utilizzavano ancora infrastrutture vecchie di cinquant'anni, risalenti all'epoca coloniale belga.[20]

Due giorni dopo l'incidente, il governo della RDC si impegnò a effettuare le riparazioni delle piste trascurate dal gennaio 2002. Un'organizzazione locale per i diritti umani ha attribuito la responsabilità al governo della RDC:

(FR)

«La responsabilité du crash d'un DC 9 de la compagnie Hewa Bora Airways le 15 avril dernier à Goma est d'abord imputable au gouvernement congolais, selon le Renadhoc, Réseau national des organisations non-gouvernementales de droits de l'homme en RDC.»

(IT)

«Secondo Renadhoc, la rete nazionale delle organizzazioni non governative per i diritti umani della RDC, la responsabilità dello schianto di un DC 9 della Hewa Bora Airways, avvenuto il 15 aprile a Goma, è principalmente del governo congolese.»

Il governo tedesco sponsorizzò un progetto triennale da 15 milioni di euro per riabilitare i 1.100 metri di pista sepolta a seguito dell'incidente di Hewa Bora, ma i lavori vennero sospesi quando un altro aereo, gestito dalla CAA (Compagnie Africaine d'Aviation), uscì di pista e finì sulla lava nel novembre 2009.[21]

Nel 2015, la Banca Mondiale sbloccò 52 milioni di dollari per completare i lavori.[22]

Note

  1. ^ (EN) VOA News - More Than 70 Killed in Eastern DRC Plane Crash, su web.archive.org, 20 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  2. ^ (EN) Crash: Hewa Bora DC95 at Goma on Apr 15th 2008, crashed into residential area after takeoff, su avherald.com. URL consultato il 20 marzo 2024.
  3. ^ (EN) 9Q-CHN Hewa Bora Airways McDonnell Douglas DC-9-51, su www.planespotters.net, 26 luglio 2020. URL consultato il 20 marzo 2024.
  4. ^ (EN) ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-51 9Q-CHN Goma Airport (GOM), su aviation-safety.net. URL consultato il 20 marzo 2024.
  5. ^ (EN) Plane crashes into African marketplace - CNN.com, su web.archive.org, 20 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  6. ^ (EN) In pictures: Volcano wreaks havoc, 19 gennaio 2002. URL consultato il 20 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Section 3.0 Airplane Performance (PDF), su boeing.com. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
  8. ^ (FR) Congo-Kinshasa: Crash de Goma - Mwando Nsimba très fâché, su fr.allafrica.com.
  9. ^ (FR) RVA : « après 300 mètres, le moteur numéro 1 a pris feu, donc, il y avait une explosion ! », su web.archive.org, 21 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2008).
  10. ^ (FR) Radio Okapi - Tous les articles, su web.archive.org, 21 maggio 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2008).
  11. ^ Dozens Dead After Congo Plane Crash, su web.archive.org, 26 agosto 2014. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  12. ^ (EN) Congolese plane crashes into market town - International Herald Tribune, su web.archive.org, 25 giugno 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2008).
  13. ^ (EN) Metropolitan Ignatios survives air crash in Congo, su www.hri.org. URL consultato il 20 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Toll from Congo plane crash rises to 44 - International Herald Tribune, su web.archive.org, 25 gennaio 2009. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2009).
  15. ^ (EN) News: DR Congo: Airplane Crash - Apr 2008, DRC plane crash toll rises to 47, su web.archive.org, 18 maggio 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2008).
  16. ^ (EN) MSF Around the World, su web.archive.org, 22 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2008).
  17. ^ (FR) Congo-Kinshasa: A part Ndjili et Loano, nos aéroports dépourvus de services anti incendie, su fr.allafrica.com, 17 aprile 2008.
  18. ^ (EN) monuc.org: MONUC expresses its sympathy to the Goma air tragedy victims ::: 16/04/2008, su web.archive.org, 21 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2008).
  19. ^ (EN) David Kaminski-Morrow, Flight recorders recovered from crashed Hewa Bora Airways DC-9, su Flight Global. URL consultato il 20 marzo 2024.
  20. ^ (FR) Congo-Kinshasa: RDC - des aéroports d'une autre époque, su fr.allafrica.com, 17 aprile 2008. URL consultato il 20 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  21. ^ (FR) Goma : crash d'un avion de CAA, quelques blessés, su Radio Okapi, 19 novembre 2009. URL consultato il 20 marzo 2024.
  22. ^ (FR) La Banque mondiale débloque 52 millions USD pour la réhabilitation de l’aéroport de Goma, su Radio Okapi, 17 marzo 2015. URL consultato il 20 marzo 2024.

Voci correlate