«Quando mai sono forti gli uomini, se non nella disperazione?»
(G. K. Chesterton, Il sunto e la cronaca concisa del tempo, Atto III)
Il sunto e la cronaca concisa del tempo (Time's Abstract and Brief Chronicle) è un'opera teatrale di Gilbert Keith Chesterton, pubblicata a puntate sulla Fortnightly Review tra il 1904 e il 1905.
Il dramma si sviluppa prevalentemente in forma di dialogo, con tre politici (che rappresentano rispettivamente il nazionalismo irlandese, il torismo e il socialismocosmopolita) che discutono delle questioni politiche del tempo e, a partire da quelle, di questioni universali.
«Good my lord, will you see the players well
bestowed? Do you hear, let them be well used; for
they are the abstract and brief chronicles of the
time: after your death you were better have a bad
epitaph than their ill report while you live.»
(IT)
«Mio signore, assicuratevi che gli attori ricevano un buon alloggio. Mi intendete? Fate che siano trattati bene, perché essi sono il sunto e la cronaca concisa del tempo. Sarebbe meglio per voi avere un cattivo epitaffio da morto che la loro ostilità da vivo.»
Bibliografia
Contenuto in G. K. Chesterton, Magia e altri sette drammi, a cura di Giulio Mainardi, Milano, Jouvence, 2018, ISBN978-88-7801-645-3.
Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva.