Il giorno dei morti
Il giorno dei morti è un componimento poetico di Giovanni Pascoli, scritto nel 1891, tratto dalla raccolta poetica Myricae. ContenutoLe prime due strofe: «Io vedo (come è questo giorno, oscuro!), E quel cipresso fumido si scaglia Analisi e descrizioneGiovanni Pascoli descrive il giorno dei morti con un componimento particolarmente lungo, di notevole interesse e formato da ben 212 versi. Il poeta nutre per il tema un suo personalissimo approccio e ricorda i morti della sua famiglia, primo tra tutti il padre ucciso in un agguato del quale già parla nella sua X agosto, e poi tutti gli altri della famiglia.[1] Nella raccolta poetica Myricae Il giorno dei morti è la prima di alcune liriche isolate a fungere da unione tra una sezione e l'altra.[2] Il componimento è un omaggio verso i propri morti e quando fu pubblicata la terza edizione di Myricae, nel 1894, la raccolta iniziava per la prima volta con Il giorno dei morti.[3] Note
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