Horacio del Carmen Valenzuela Abarca
Horacio del Carmen Valenzuela Abarca (Santiago del Cile, 5 aprile 1954) è un vescovo cattolico cileno, dal 28 giugno 2018 vescovo emerito di Talca. BiografiaMonsignor Horacio del Carmen Valenzuela Abarca è nato a Santiago del Cile il 5 aprile 1954. Suo padre, Luis, è morto in un incidente d'auto il 28 maggio 1961, quando il futuro vescovo aveva 7 anni. Generoso agricoltore, amato dalla gente semplice di Coinco, don Luis fu sindaco per molti anni. 17 anni dopo, l'11 marzo 1978, sua madre Carmen morì per un problema cardiaco. Formazione e ministero sacerdotaleDopo aver studiato scienze forestali all'Università di Concepción e all'Università del Cile, il 13 marzo 1978 è entrato nel Pontificio Seminario Maggiore di Santiago del Cile. Il 14 agosto 1984 è stato ordinato diacono. Il 10 luglio dell'anno successivo ha conseguito il baccellierato in teologia alla Pontificia università cattolica del Cile. Il 17 agosto 1985 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Santiago del Cile nel tempio votivo di Maipú dal cardinale Juan Francisco Fresno Larraín. In seguito è stato vicario parrocchiale della zona rurale di Talagante, nella diocesi di Melipilla, dal 1985 al 1987, parroco della parrocchia di Nostra Signora della Presentazione a Mallarauco dal 31 maggio 1987 al 1990, parroco della parrocchia di San Luigi Bertrando a Punahuel dal 1990 e vicario episcopale della zona ovest di Santiago del Cile dal marzo del 1993. Ministero episcopaleL'11 marzo 1995 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Santiago del Cile e titolare di Gummi di Proconsolare. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 7 maggio successivo nella cattedrale di San Giacomo a Santiago del Cile dal cardinale Carlos Oviedo Cavada, arcivescovo metropolita di Santiago del Cile, consacranti anche il cardinale Juan Francisco Fresno Larraín, arcivescovo emerito della stessa arcidiocesi, e il vescovo ausiliare Sergio Valech Aldunate. Il 12 dicembre 1996 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Talca. Ha preso possesso della diocesi il 5 gennaio successivo. L'Eucaristia è stata presieduta dal nunzio apostolico Piero Biggio ed erano presenti anche il cardinale Carlos Oviedo Cavada e sedici vescovi in rappresentanza di diverse diocesi. Era anche accompagnato dalla sua famiglia, dagli amici e da centinaia di fedeli di Santiago del Cile, Coinco e Melipilla. Nel dicembre del 2008 e nel febbraio del 2017 ha compiuto la visita ad limina. Il 23 ottobre 2007 ha concelebrato con papa Benedetto XVI e l'episcopato cileno la messa per la canonizzazione di padre Alberto Hurtado. In seno alla Conferenza episcopale del Cile è stato presidente dell'area per la pastorale sociale dal 2004 al 2007, presidente dell'area comunicazioni dal 1998 al 2000, membro del comitato permanente dal 2010 al 2012 e membro della commissione episcopale per i seminari dal 2007. Ha partecipato alla X assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che ha avuto luogo nella Città del Vaticano dal 30 settembre al 6 novembre 2001 sul tema "Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo", alla XI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che ha avuto luogo nella Città del Vaticano dal 2 al 23 ottobre 2005 sul tema "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa" e alla V assemblea plenaria del Consiglio episcopale latinoamericano che ha avuto luogo ad Aparecida nel 2007 Tra il 2000 e il 2008 è stato presidente della commissione nazionale della pastorale per i bambini a rischio sociale e della commissione nazionale per la pastorale dei tempter. È stato anche presidente dell'Istituto nazionale di pastorale rurale (INPRU) e presidente dell'associazione per l'aiuto ai pazienti in ospedale "Vieni e Aiutami" dal 2001. Nel febbraio del 2018 l'arcivescovo maltese Charles Scicluna e padre Jordi Bertomeu, officiale della Congregazione per la dottrina della fede, inviati per due volte dal papa in Cile come suoi delegati speciali per indagare sui casi di abusi e pedofilia che hanno colpito la Chiesa cattolica in Cile, hanno raccolto diverse evidenze sul fatto che Juan de la Cruz Barros Madrid e altri tre vescovi vicini al carismatico padre Fernando Karadima, colpevole di una lunga serie di abusi sessuali e di potere, Andrés Arteaga Manieu, Tomislav Koljatic Maroevic e, appunto, Horacio Valenzuela avevano coperto i soprusi del loro mentore. Nel maggio del 2018, come tutti i vescovi del paese, si è recato in Vaticano per discutere dello scandalo degli abusi sessuali che ha colpito la Chiesa cattolica in Cile. Nel corso dell'incontro tutti i vescovi del paese hanno presentato le dimissioni per iscritto. Il 28 giugno 2018 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.[1] Oltre allo spagnolo, parla inglese, italiano e francese. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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