Homo erectus soloensis
Homo erectus soloensis, comunemente detto Uomo di Solo è considerato generalmente come una sottospecie di Homo erectus; in passato è stato classificato come Homo sapiens soloensis. RitrovamentiI primi resti di questo particolare ominide sono stati rinvenuti nel sito di Ngadong, un villaggio lungo il fiume Solo (da cui il nome), sull'isola indonesiana di Giava, tra i quali il cranio classificato Ngandong 7, ritrovato nel 1932 [1]. La sua morfologia era simile a quella dell'Homo erectus, ma la sua cultura era insolitamente avanzata.[2]. Ciò confuta quelle teorie, finora ritenute valide, che facevano l'Homo erectus ancora poco progredito in termini di linguaggio e innovazione. In base agli utensili ritrovati e alla struttura minuta, fu classificato inizialmente come una sottospecie di Homo sapiens (chiamata Javanthropus): benché di corporatura più minuta, era però in grado di fabbricare utensili complessi e fu ritenuto l'antenato dei moderni aborigeni australiani. Studi più approfonditi hanno elaborato la classificazione attuale e escluso quest'ultima ipotesi.[3] L'analisi di 18 crani provenienti da Sangiran, Trinil, Sambungmacan e Ngandong, permettono di comprendere lo sviluppo cronologico dal periodo Bapang-AG al Ngandong.[4] I paleontologi ritengono che l'H. e. soloensis, nonostante l'estinzione delle altre sottospecie di Homo erectus avvenuta circa 400.000 anni fa, riuscì a sopravvivere sino a 50.000 anni fa nell'isola di Giava, quando fu probabilmente soppiantato dalle popolazioni locali di Homo sapiens.[5] Note
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