Figlio di Eugenio[2], l'ingegnere cav. Mario Hector Bayon sin da giovane fu un appassionato di sport. Suo fratello fu Enrico, medico ed entomologo naturalizzato britannico.[3] Nel 1902 partecipò a una gara podistica come socio del Genoa[4], risultandone anche nella rosa della sezione calcio nella stagione del 1902.[5]
Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale del Genio e fu insignito di medaglia d'argento al valor militare.
Fondatore del Fascio di Aosta nel 1920[12], al comando dei legionari senesi partecipò alla Marcia su Roma il 28 ottobre 1922[13]. In seguito l'ingegnere genovese si trasferì a Murlo per lavoro[14], per sovrintendere ai lavori della ferrovia Siena-Monte Antico prima e poi come dirigente della Società Anonima Miniere Lignitifere e Cementerie, per diventare anche segretario del Fascio locale e Podestà del centro[12]. Nel 1933 si trasferisce ad Addis Abeba e fu nominato cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro[15]. Fu direttore dei lavori dell'ospedale italiano ad Addis Abeba.[16]
Tornato in Italia entra nel consiglio di amministrazione della Puricelli strade e cave[17] società che nel 1940 assumerà la denominazione di Italstrade.
^ Alessandro Joima, Echi dei Campionati Italiani di water-polo, in L'Italia Sportiva, n. 40, Roma, 30 settembre 1912, p. 3. URL consultato il 27 luglio 2023 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).