HMS Leviathan (R97)
La HMS Leviathan, (Pennant number R97), terza nave da guerra della Royal Navy britannica a portare questo nome, è stata una portaerei classe Majestic. Costruita nei cantieri Swan Hunter, Wallsend, venne impostata il 18 ottobre 1943, e varata il 7 giugno 1945 non entrò in servizio nella Royal Navy.[2] StoriaNel corso della seconda guerra mondiale il rapido sviluppo degli aerei imbarcati su portaerei e delle armi antiaeree richiese modifiche al progetto originale delle portaerei classe Colossus.[3] La catapulta, i cavi di arresto e gli ascensori per aerei dovettero essere aggiornati per gestire aerei più veloci e pesanti, mentre il ponte di volo fu rinforzato.[3] Furono montate armi e radar migliorati e fu installata l'equipaggiamento per eseguire il rifornimento in mare.[3] Queste modifiche fecero aumentare il dislocamento a pieno carico di 1.500 tonnellate e il pescaggio di 1 piede e 6 pollici (0,46 m).[3] Ciò portò alla riclassificazione di queste sei navi come classe Majestic nel settembre 1945.[3] Cinque portaerei furono varate prima della fine della seconda guerra mondiale, con la sesta varata alla fine di settembre 1945.[3] Dopo la fine della guerra, i lavori sulle navi della classe Majestic furono sospesi, e poi portati avanti con uno stato di bassa priorità, con il ritmo di lavoro che aumentò man mano che nazioni straniere acquistavano le navi.[3] Cinque navi, Majestic, Magnificent, Terrible, Powerful e Hercules furono trasferite a marine estere, mentre la Leviathan, nonostante diversi progetti elaborati, non fu mai completata.[1][3] La costruzione della portaerei leggera Leviathan R97 fu ordinata al cantiere navale Vickers-Armstrongs Ltd, Walker nel 1942, e poi trasferita al cantiere Swan Hunter di Wallsend (numero di costruzione 1703).[4] L'unità fu impostata il 18 ottobre 1943, e varata il 7 giugno 1945.[4] I lavori di completamento furono sospesi nel maggio 1946 e il 7 luglio di quell'anno la nave fu rimorchiata dal Tyne, quando era completata all'80%, a Portsmouth.[4] I piani della Royal Navy per convertirla in una nave commando o incrociatore missilistico, o venderla a un acquirente straniero, fallirono.[4] Durante gli anni cinquanta del XX secolo, fu utilizzata come nave alloggio e, dal 1961 ancorata a una boa a Fareham Creek fornendo, più o meno ufficialmente, pezzi di ricambio alle navi gemelle ancora in servizio.[4] La Marina militare indiana considerò l'acquisto della Hercules (R49) e della Leviathan (R97) e la loro messa in servizio come INS Vikrant (R11) e INS Vikram (R13).[5] Tuttavia, a causa di problemi di bilancio fu acquistata solo la prima.[5] Nel 1966, le sue caldaie furono rimosse e vendute al cantiere navale che stava riadattando la HNLMS Karel Doorman di classe Colossus per il servizio con la Armada de la República Argentina.[4] La Leviathan fu trasferita a Faslane, Scozia, il 27 maggio 1968 e li demolita dalla Shipbreaking Industries.[4][3] Giovedì 23 maggio 1968 la portaerei Hermes era in servizio al largo dell'isola di Wight, e come riportato dal quotidiano della nave, Hermes Herald, incrociò la Leviathan in viaggio verso il cantiere di demolizione.[6] Le due navi sin scambiarono i seguenti messaggio: dalla Leviathan Hermes. Buon viaggio al quale la portaerei rispose Grazie Leviathan. Ora tocca a te.[6] Caratteristiche tecniche previsteLa portaerei aveva un dislocamento previsti di 15 700 tonnellate standard, che salivano a 19 500 tonnellate a pieno carico.[1] La lunghezza era di 192,02 m pp, o 197,80 m alla linea di galleggiamento, 211,85 m fuori tutto (al ponte di volo).[1] La larghezza era di 24,38 m, massima al ponte di volo 32,30 m.[1] Il pescaggio era di 6,40 m (carico leggero) 7,47 m (medio carico) 7,92 m a pieno carico.[1] Protezione: nessuna, eccetto gli schermi corazzati ("mantelli") attorno al vano delle testate dei siluri aviotrasportati.[2] L'apparato propulsivo, costruito da Wallsend Slipway & Engineering Co Ltd, Wallsend, era composto da due gruppi di turbine a vapore ad ingranaggi Parsons a riduzione singola, 4 caldaie a 3 corpi del tipo Admiralty (Yarrow), nominali a 400 psi (2,76 MPa), surriscaldamento 360° C; 40.000 hp, 2 assi.[4] La dotazione di carburante era pari a 3175 tonnellate di olio combustibile FFO. La velocità massima prevista era di 24,5 nodi, 23 nodi a pieno carico.[4] L'autonomia era pari a 12 000 miglia a 14 nodi; 8 000 miglia a 20 nodi; 6 200 miglia a 23 nodi.[4] L'hangar aveva dimensioni di 83,82 m x 15,85 m x 5,34 m; lunghezza dell'intero hangar compresi gli elevatori lunghi 13,72 m e il prolungamento poppiero dell'elevatore posteriore, 136,25 m.[2] Era presente una catapulta idraulica BH3 capace di lanciare un aereo del peso di 9 072 kg a 56 nodi.[4] Dieci cavi e due barriere d'arresto, potevano fermare aerei da 9 tonnellate che atterravano a 56 nodi.[2] La dotazione di carburante per gli aerei era di 448 m³ (98.600 galloni) di benzina avio.[2] L'equipaggio era composto da 1.100 elementi in tempo di pace) 1.335 in tempo di guerra, compreso un gruppo aereo di 347 persone.[1] L'armamento era su 6 affusti doppi e 18 semplici per un totale di 32 cannoni antiaerei Bofors da 40 mm.[1] La dotazione aerea era di 37 velivoli Supermarine Seafire, Fairey Firefly, De Havilland DH.103 Sea Hornet, Hawker Sea Fury, Blackburn Firebrand.[1][2] La dotazione elettronica comprendeva un radar Type 79B, un Type 281B, e un sonar Type 144.[2] NoteBibliografia
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