Hélène Duc

Marcelle Geneviève Hélène Duc (Bergerac, 22 marzo 1917Parigi, 23 novembre 2014) è stata un'attrice francese.

Membro della Resistenza durante la seconda guerra mondiale,[1] Hélène Duc divenne famosa interpretando Mahaut d'Artois nella miniserie televisiva Les Rois Maudits (1972) di Claude Barma, adattamento dell'omonimo romanzo di Maurice Druon.[2] Sul palcoscenico recitò spesso sotto la regia Jacques Mauclair, che la diresse in Madre Coraggio e i suoi figli di Bertolt Brecht.[2]

Biografia

Marcelle Geneviève Hélène Duc mostrò molto presto uno spiccato gusto per i palcoscenici, la declamazione e le lettere. Fu quindi del tutto naturale che iniziasse a insegnare alla fine degli anni trenta, annoverando tra le sue allieve Juliette Gréco, che ritroverà nella Parigi occupata dai tedeschi.[3]

Carriera teatrale

Nel frattempo entrò a far parte della «compagnie du rideau gris», con sede a Marsiglia, fondata e diretta da André Roussin e Louis Ducreux, e che lasciò poi per quella di Jean-Pierre Grenier e Olivier Hussenot.

Riservò le sue doti di tragica al teatro, dove si dimostrò un'incomparabile interprete di Racine.

Carriera cinematografica

Jacques Becker le fece muovere i primi passi sul grande schermo in Falbalas (due battute), prima di affidarle, qualche anno dopo, il ruolo più importante di amante della musica mondana in Edoardo e Carolina. Successivamente interpretò ruoli comici, dalla prefetta di Grandi manovre alla segretaria di Justin Migonnet (interpretato da Fernandel) ne Le Caïd, passando alla segretaria di Étienne Alexis (interpretato da Paul Meurisse) in Picnic alla francese o la miliardaria cacciatrice di uomini di Caccia al maschio.

Il cinema continuò a confinarla nei ruoli di donne caricaturali dell'alta borghesia, dalla moglie di Jacques Charon che si pettina con Dany Saval in Comment réussir en amour alla mondana pronta a compromettersi con la banda guidata da Johnny Hallyday in Quella carogna di Frank Mitraglia (À tout casser). Quand'era ormai avanti negli anni ottenne dei ruoli non scontati: madre lesbica – che apprezza le riviste porno! – di Bernard Blier (del quale, due anni prima, aveva interpretato la moglie per Pierre Richard) in Le Faux-cul, madre avara e cieca di un Jean Carmet patetico travestito in Miss Mona di Mehdi Charef, unisce abbattimento e sobrietà nel ruolo di una delle due nonne del piccolo eroe di Promis... juré! di Jacques Monnet.

Il cinema sembrò dimenticarla alla fine degli anni ottanta, nonostante una fugace apparizione ne Les soeurs Soleil, finché Miguel Courtois ebbe l'idea di affidarle il secondo ruolo femminile in Un ange, dove la ritroviamo nei panni di una chiaroveggente cieca involontariamente coinvolta in una serie di omicidi a cascata. Fu poi Étienne Chatiliez a farne la beffarda madre di André Dussollier e nonna del "pechinese", alias Tanguy.

Carriera televisiva

Ma il suo ruolo più famoso rimase probabilmente quello di Mahaut d'Artois, nella miniserie televisiva Les Rois Maudits, diretto da Claude Barma e trasmesso nel 1972-1973 (nel remake del 2005, La maledizione dei Templari, interpretò un altro personaggio).

Hélène Duc rivestì anche il ruolo ricorrente della madre della protagonista nella serie TV Maguy.

Vita privata

Sposata con René Catroux (1912-1993),[4] uno dei figli del generale Georges Catroux, ha avuto due figlie, una delle quali è stata l'attrice Élisabeth Catroux, morta il 22 giugno 2013 all'età di 60 anni.[5]

Nel 2005 ha ottenuto il titolo onorifico di «Giusto tra le Nazioni» per aver salvato, con la madre Jeanne, insegnante, decine di ebrei, a Bergerac e Marsiglia.[6]

È morta a Parigi il 23 novembre 2014. Le sue ceneri sono deposte nel colombario del cimitero di Père-Lachaise (celletta n. 8.742).[7]

Filmografia parziale

Cinema

Televisione

Teatro

Onorificenze

Giusto tra le Nazioni - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 febbraio 2005[6]

Note

  1. ^ (FR) Hélène Duc, su Premiere.fr, 22 marzo 1917. URL consultato il 14 marzo 2024.
  2. ^ a b (FR) Hélène Duc, comédienne, in Le Monde, 24 novembre 2014. URL consultato il 14 marzo 2024.
  3. ^ (FR) Annick Cojean, Juliette Gréco : « Cela fait 88 ans que je suis en guerre », in Le Monde, 4 dicembre 2015.
  4. ^ (FR) matchID - Moteur de recherche des décès, su deces.matchid.io. URL consultato il 14 marzo 2024.
  5. ^ (FR) Tristes nouvelles, chagrins profonds, in Le Figaro, 24 giugno 2013. URL consultato il 14 marzo 2024.
  6. ^ a b (FR) Dossier n°10515 - Juste(s), su Comité Français pour Yad Vashem.
  7. ^ (FR) Philippe Landru, DUC Hélène (Marcelle Duc : 1917-2014), su landrucimetieres.fr, 24 febbraio 2015.
  8. ^ a b (FR) Qui était Hélène Duc?, su Lycée des métiers Sud-Périgord.

Collegamenti esterni

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