Discendente della nobile famiglia degli Ippoliti,[1] fu giurista e avvocato del XIII secolo. La sua data di nascita resta incerta, anche se si ipotizza possa essere nato nel 1223[2].
Certo è che Guido nel 1260 raggiunse una grande fama come giurista tanto da essere assunto a vita come insegnante a Modena. Dopo quattro anni divenne insegnante all'Università di Padova, nel 1266 a Bologna e nel 1268 a Napoli.
Nel frattempo Corradino di Svevia, sfuggito a morte sicura dopo la vicenda di Tagliacozzo, cadde nelle mani di Carlo d'Angiò e accusato di aver compiuto sacrilegio e lesa maestà e venne difeso da Guido. Nonostante la strenua difesa di Guido, Corradino fu giustiziato, sebbene tutti i giudici tranne uno avessero dato ragione a Corradino[3].
Nel 1270 Guido si trasferì a Reggio Emilia, dopo aver ottenuto la cattedra di diritto civile[4], mentre nel 1275 si trasferì a Piacenza al seguito dell'ambasciatore Rodolfo e successivamente a Ferrara e Faenza.
Come ultima dimora Guido scelse Bologna, dove morì nel 1293[5].
Joseph Canning[6] ritiene che questa figura fu importante come giurista per stabilire la forza dei vincoli contratti dal principe con i feudatari.
^Joseph Canning, A History of Medieval Political Thought, 1996 p. 163: was important in establishing that the princeps was bound by his contracts and privileges [...]
Bibliografia
Roberto Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981.
Walter Boni, M.G.Fiorini Galassi e Enrichetta Ribezzi, Guido da Suzzara Giureconsulto, Suzzara, edizioni Bottazzi, 1987.
Giordano Cucconi, Bruno Freddi, Benvenuto Guerra, Cesare Righi e Nardino Bottazzi, Suzzara la sua storia la sua gente, Suzzara, edizioni Bottazzi, 1968.