Guglielmo di Brienne
Guglielmo di Brienne (1168 circa – 1199) è stato un nobile francese, signore di Pacy-sur-Armançon, figlio di Erardo II di Brienne, conte di Brienne, e di Agnese di Montfaucon.. Verso il 1188 sposò Eustachia di Courtenay, figlia di Pietro I di Francia e di Elisabetta di Courtenay, da cui ebbe due figli, Andrea (morto verso il 1215) e Helvise, che sposò il visconte Giovanni di Saint Florentin. Nel 1196 Pietro II di Courtenay, conte reggente di Nevers, d'Auxerre e di Tonnerre, uomo di natura violenta e facile alle armi[2], tentò di procurarsi del denaro di cui aveva bisogno approfittando delle terre dei suoi vassalli[3]. Gugliemo, che era cognato di Pietro, si ribellò e, alla testa di un esercito di signori della Champagne, fra i quali anche i suoi fratelli, saccheggiò le terre e i villaggi di Pietro nella valle della Cure, compresi quelli dipendenti dall'abbazia della Maddalena. In seguito pose l'assedio a Vézelay: no essendo riuscito a conquistarla, si accontentò di bruciare i villaggi circostanti, tra cui Précy sous Pierre-Perthuis, Foissy, Asquins, Versigny, Varigny e Blannay. Pietro fu quindi costretto a fare la pace e a rinunciare ai suoi piani. Nel 1199, Guglielmo e Pietro si riconciliarono. Quando Guglielmo fece una donazione alle abbazie di Pontigny e Quincy, scelse il cognato come garante della rendita che stava elargendo[4]. La data esatta della morte di Guglielmo, avvenuta nel 1199, non è nota, ma alla fine di quell'anno la moglie Eustachia, confermando la donazione che il marito aveva fatto alle abbazie di Pontigny e Quincy, affermò che egli era in fin di vita[5]. Nell'ottobre del 1200 Tebaldo III, conte di Champagne, donò all'Abbazia di Saint-Michel di Tonnerre una rendita per il riposo dell'anima del suo amico Guglielmo di Brienne[6] sperando in questo modo di riscattare il riposo dell'anima del defunto, che in vita aveva arrecato grandi danni ai monaci[7].
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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