Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Gruppo Sportivo Fascio Giovanni Grion nelle competizioni ufficiali della stagione 1934-1935.
Stagione
La stagione 1934-1935 fu la terza e l'ultima stagione in Serie B per il Grion, inserito nel girone B (in cui erano state inserite le squadre della parte orientale dell'Italia), a 16 squadre. Per far tornare il campionato cadetto al girone unico, si sarebbero salvate solo le prime otto classificate di ognuno dei gironi. I nerostellati persero le prime cinque partite precipitando all'ultimo posto in classifica. Alla sesta giornata interruppe la serie negativa battendo per 2-0 il Foggia e conquistando i primi punti in classifica ma nelle giornate successive la squadra perse numerose partite confermandosi il "fanalino" del girone.
All'inizio del 1935 la squadra si riprese parzialmente vincendo due partite consecutive ma poi arrivarono la sconfitta sul campo del Bari e i gravi incidenti nella partita contro la Pistoiese. Il 27 gennaio 1935, alla penultima giornata del girone di andata, il Grion si stava imponendo per 2-1 sulla Pistoiese quando a pochi minuti dalla fine l'arbitro concesse in maniera discutibile una rete alla squadra toscana, provocando le proteste dei giocatori del Grion per i quali la palla non aveva oltrepassato la linea di porta. Diversi tifosi del Grion, inferociti, invasero il campo e aggredirono l'arbitro. La partita fu interrotta e il DDS assegnò la sconfitta a tavolino al Grion, multandolo di mille lire, squalificandone il campo per tre giornate e "sospendendo a tempo indeterminato" cinque suoi giocatori titolari (segnatamente Vatta, Monti, Tomich, Brenco e Cidri), ritenuti rei di aver minacciato e aggredito l'arbitro negli istanti precedenti all'invasione di campo.[1]
In seguito alle gravissime sanzioni federali, la dirigenza del Grion decise di ritirarlo dal campionato.[2] La Federazione, preso atto del ritiro del Grion, ne annullò tutte le partite (non avendo il club terminato il girone di andata) e lo radiò, svincolandone i giocatori.[3] Tuttavia, in seguito al ricorso del club istriano e a una scrupolosa indagine, il 31 luglio 1935 la FIGC stabilì di graziare il Grion, revocandone la radiazione e ammettendolo al campionato di Serie C.[4]
Elvino Tomasini, I nerostellati del Grion di Pola, Parma, Umberto Nicoli Editore, 1980, tabellini da pag. 157 a pag. 164, profili dei giocatori da p. 307 a p. 489.
Sul suo libro Elvino Tomasini non ha trascritto le presenze delle seguenti partite (Cremonese-Grion 4-1, Comense-Grion 2-1, Verona-Grion 3-0 e Perugia-Grion 3-0) reperite sui sottoelencati libri:
La Juve dei record - I campionati italiani della stagione 1934-35, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., settembre 2003.
Carlo Fontanelli, Raffaele Tomelleri, Luciano Venturini, 1903 - 2003/04 Il secolo gialloblù - La storia dell'Hellas Verona, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2004, p. 91cid=.
Alexandro Everet e Carlo Fontanelli, 1903-2005 - Unione Sportiva Cremonese ! oltre un secolo di storia, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., dicembre 2005, p. 115).