Governo Ratas II
Il Governo Ratas II (Jüri Ratase teine valitsus in lingua estone) è il secondo governo dell'Estonia presieduto dal centrista Jüri Ratas. È entrato in carica il 29 aprile 2019 a seguito della formazione di una nuova maggioranza nel Riigikogu dopo le elezioni parlamentari del 2019. È terminato il 26 gennaio 2021 a seguito delle dimissioni del primo ministro. Si tratta del 50º governo della Repubblica dell'Estonia, dalla sua dichiarazione di indipendenza, avvenuta nel 1918. La sede del Governo dell'Estonia è Casa Stenbock, palazzo sulla collina di Toompea. CoalizioneNelle elezioni parlamentari del 2019 la coalizione di governo in carica è uscita sconfitta e come primo partito è emerso il Partito Riformatore Estone, che però, senza l'appoggio del Partito di Centro Estone, non è riuscito a formare né una maggioranza né un governo di minoranza. Questo ha permesso a Jüri Ratas di formare una nuova coalizione di governo, formata dal suo partito centrista (il Partito di Centro Estone), da un partito di destra (il Partito Popolare Conservatore Estone) e da un partito conservatore (Patria) che uniti dispongono della maggioranza di 55 deputati su 101 al Riigikogu. La formazione del governo è stata piuttosto complicata; infatti, pur avendo promesso di non entrare in trattativa col Partito Popolare Conservatore Estone (EKRE) e suscitando l'opposizione e la defezione di alcuni esponenti del suo partito[1], l'11 marzo Jüri Ratas ha convocato il partito di destra a dialogare per formare una coalizione di governo[2]. Nel frattempo Kaja Kallas del Partito Riformatore Estone ha ottenuto il mandato dalla presidente Kersti Kaljulaid di formare un nuovo governo, in quanto leader del partito più votato; ella ha provato prima a coinvolgere il partito di Centro in una coalizione di governo, poi a proporsi al parlamento come guida di un governo di minoranza, appoggiato dal Partito Socialdemocratico, che tuttavia non ha ottenuto i voti necessari, essendo respinto dal Riigikogu il 15 aprile con 45 voti a favore, 53 contrari e due astensioni[3]. Questo ha permesso a Jüri Ratas di presentarsi nuovamente al Riigikogu come primo ministro, avendo già negoziato la formazione di una coalizione con EKRE e Isamaa; il 17 aprile ha ricevuto l'approvazione del Riigikogu con 55 voti a favore e 44 contrari[4]. Ratas, che aveva già raggiunto un accordo sulla composizione del governo con gli alleati il 6 aprile[5], nella mattina del 22 aprile ha presentato il suo nuovo governo alla presidente Kaljulaid, che tuttavia ha voluto avviare degli incontri personali e individuali con tutti i ministri proposti prima di procedere alle nomine[6]; il governo ha così potuto essere presentato al parlamento per la fiducia il 29 aprile, entrando così in carica. In quell'occasione ha fatto notizia la felpa con la scritta "La parola è libera" indossata dalla presidente Kaljulaid, come segno di protesta verso le affermazioni contrarie alla libertà di stampa di alcuni esponenti del partito EKRE[7]. La compagine ministeriale comprendeva due donne e tredici uomini.
Composizione
Note
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