Golfo Maliaco
Il golfo Maliaco (in greco antico: Μαλιακὸς κόλπος?, Maliakòs kòlpos, in latino Sinus Maliacus) è un golfo del mar Egeo situato nell'est della Grecia Centrale, tra la costa meridionale della Tessaglia e quella settentrionale della Locride; il nome deriva dalla popolazione dei Mali, che abitava anticamente intorno ad esso. DescrizioneAll'entrata del golfo ci sono la parte nord-occidentale dell'Eubea (capo Licada) e le isole Licadi; all'interno si trova la foce del fiume Spercheo. Si estende da est a ovest per 15–22 km, ma, a causa del costante accumulo di detriti dello Spercheo e dei corsi d'acqua minori, il golfo si è notevolmente rimpicciolito nel corso dei secoli e la sua profondità massima è molto bassa. Così l'antico passo delle Termopili, dove è stata combattuta la famosa battaglia del 480 a.C., strettamente rinchiuso tra il mare e il monte Callidromo, è ormai diventato una vasta pianura costiera. L'unico porto è quello di Stylida, vicino alla città di Lamia. Il protocollo di Londra del 1829 stabilì che il nuovo Stato della Grecia fosse collocato a sud della linea immaginaria che andava dal golfo Maliaco al fiume Aspropotamos. Altri nomiIl golfo è chiamato "Lamiaco" da Pausania il Periegeta[1] in riferimento alla città di Lamia che vi sorge tuttora; allo stesso modo è chiamato anche "Zitùni", dal nome attuale della città. Tito Livio, che solitamente lo chiama "Maliaco", lo nomina una volta come "Eniano"[2], in riferimento al nome datogli da Polibio[3]. Lo stesso golfo è chiamato anche Μηλιακός (Meliakòs) in Tucidide[4] e Strabone[5], e talvolta Μηλιεύς (Melièus) in Erodoto[6] e Polibio.[7] NoteBibliografia
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