Giuseppe Vittorio Alberti d'Enno
Giuseppe Vittorio Alberti d'Enno (Pergine Valsugana, 24 luglio 1623 – 31 dicembre 1695) è stato principe vescovo di Trento dal 1689 al 1695. BiografiaGiuseppe Vittorio Alberti d'Enno nacque il 24 luglio 1623 a Pergine, dove il padre era capitano del castello. Studiò teologia al Collegio Germanico-Ungarico a Roma. Fu canonico della cattedrale di San Vigilio, vicario generale della diocesi di Trento, arcidiacono, decano del capitolo e priore dell'ospizio di San Tommaso nel distretto di Arco.[1] Il 4 febbraio 1689 morì il principe vescovo di Trento Francesco Alberti Poja e il 28 aprile dello stesso anno Alberti d'Enno fu eletto a succedergli dal Capitolo della cattedrale. Come già fatto in passato,[2] lottò per il diritto del Capitolo di amministrare il territorio durante la sede vacante, di cui negli ultimi casi si erano appropriati i commissari tirolesi. Per questo solo nel 1691 arrivarono la conferma di papa Innocenzo XII e l'investitura temporale dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo.[1] Fece introdurre pene severe contro i canonici che si appropriavano delle proprietà del vescovo alla sua morte e fece conoscere i santi martiri e confessori della Chiesa Tridentina. In cattive condizioni di salute, morì il 31 dicembre 1695. Fu sepolto nel Duomo, ma nel XX secolo i resti furono trasferiti nella Basilica paleocristiana.[1] Note
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