Giuseppe AbatinoGiuseppe Abatino, noto anche con lo pseudonimo di Pepito[1] (Calatafimi, 10 novembre 1898[2] – Parigi, 1936), è stato un impresario teatrale italiano. BiografiaNato a Calatafimi in provincia di Trapani, visse a Palermo fino all'età di 20 anni, quando si trasferì a Roma. Nel 1925 prese la decisione di emigrare a Parigi, dove restò fino al 1936, anno della sua scomparsa. Pepito si presentava come conte di Calatafimi, ma in realtà non aveva alcun titolo nobiliare.[3] Era noto per essere un gigolò e un seduttore di donne, un individuo ambiguo che, grazie alle sue doti manageriali, riuscì a stringere rapporti con l'élite dell'ambiente dello spettacolo parigino dell'epoca. Aveva stretti legami con i principali impresari dei locali alla moda e delle danze charleston della Francia degli anni Venti e Trenta. La relazione con Josephine BakerNel 1926, casualmente, Pepito incontrò Joséphine Baker, una giovane emigrata dagli Stati Uniti, all'epoca ancora poco conosciuta, che si esibiva come ballerina nei teatri e nei locali notturni parigini. Pepito si innamorò di lei e presto divenne non solo il suo manager e mentore, ma anche il suo amante. Si presentavano come marito e moglie, ma sussistono dubbi sul matrimonio in quanto la ballerina era ancora sposata col secondo marito, Willie Baker, da cui aveva preso il cognome.[4] Pepito contribuì alla fama di Josephine organizzando una tournée mondiale che iniziò nel marzo 1928 e toccò Austria, Ungheria, Jugoslavia, Danimarca, Romania, Cecoslovacchia, Germania, Paesi Bassi, Argentina, Cile, Uruguay e Brasile promuovendo anche la vendita dei suoi dischi.[5] Durante la tournée, in Ungheria, Pepito, per far fronte alle insistenti advances del capitano di cavalleria Andrew Czlovoydi lo sfidò a duello. I contendenti si affrontarono in un cimitero, alla presenza di Josephine, la quale, dopo una leggera ferita inflitta a Pepito, intervenne per interrompere il combattimento.[6] Dopo la tournée, grazie a Pepito, Josephine riuscì a essere interprete dell'operetta La Créole, messa in scena a Parigi nel 1935, e a entrare nel cast dello spettacolo di Broadway Ziegfeld Follies of 1936. Tuttavia, il desiderio di tornare nel paese natio, per farsi un nome a Broadway, si concluse con un fallimento in quanto non ottenne un ruolo da protagonista. Rendendosi conto che sicuramente non apparteneva a quel luogo, tornò a Parigi per interpretare una nuova rivista alle Folies Bergère. Pepito morì improvvisamente subito dopo, nella primavera del 1936.[7] Note
Bibliografia
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