Avvocato, dal 1973 lavora presso la provincia autonoma di Bolzano, di cui è diventato vicedirettore generale nel 1975. Andrà poi in pensione nel 2007.[1]
Dal 1995 al 2005 torna al comune di Bolzano, questa volta come sindaco, venendo eletto per due mandati consecutivi con una coalizione di centrosinistra.[3] Nel 2001 si impegna pubblicamente per la rinominazione di Piazza della Vittoria in Piazza della Pace, ma l'azione viene bloccata nel 2002 da un referendum consultivo promosso dalle Destre.[4] Nel 2005 è nuovamente candidato ma viene sconfitto per 7 voti al ballottaggio dall'esponente del centrodestra Giovanni Benussi[5] che però non riesce a formare una giunta e decade.[6][7] Lo stesso anno verrà eletto Luigi Spagnolli, di nuovo del centrosinistra.
^ Hans Heiss, Hannes Obermair, Culture della memoria in contrasto. L'esempio della città di Bolzano-Bozen dal 2000 al 2010, in Hannes Obermair et al. (a cura di), Erinnerungskulturen des 20. Jahrhunderts im Vergleich – Culture della memoria del Novecento al confronto, Bolzano, Città di Bolzano, 2014, pp. 19–34, qui pp. 23–25, ISBN978-88-907060-9-7.
^Salghetti presidente dello Stabile, su altoadige.gelocal.it, Alto Adige, 26 gennaio 2013. URL consultato il 6-12-2014 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2014).